 
   Il Tempo, il giornale diretto da Tommaso Cerno, già da settimane sta facendo suonare l'allarme: in Italia si sta costituendo un partito di matrice islamica.
Oggi, a ribadirlo, è Giulia Sorrentino, la cronista che ha già avuto modo di indagare sui legami tra alcune persone che fanno capo ad Hamas e la sinistra italiana più radicale vicina al mondo Pro Pal.
Ora, però, ci sarebbe un vero e proprio salto di qualità: ieri, fa sapere la cronista, si è tenuta un'assemblea che ha riunito a Piacenza l'Associazione dei palestinesi d'Italia presieduta da Mohammad Hannoun, Potere al Popolo e l'Usb, i sindacati di base. E, al centro della discussione, ci sarebbe stata proprio l'idea di costituire un partito filo islamico.
E quindi, saranno contenti quelli che vogliono l'integrazione senza se e senza ma. In Italia, ben presto, potrebbe esserci un partito filo islamico pronto a battersi un domani nemmeno troppo lontano, chissà, per l'instaurazione della sharia anche da noi.
Fatto sta che il presidente dell'Associazione dei palestinesi d'Italia Hannoun è stato raggiunto nei giorni scorsi da un foglio di via dalla città di Milano, ha ricordato Giulia Sorrentino, proprio per aver evocato la cosiddetta "legge del taglione" secondo cui "chi uccide va ucciso".
Occhi aperti: Hannoun, l'uomo che starebbe dietro al tentativo di costituire un partito islamico in Italia, è ritenuto dal dipartimento del Tesoro Usa una propaggine di Hamas in Italia:

ha scritto Sorrentino. La quale, in ogni caso, mettendo nel posto giusto tutte le tessere del mosaico, è partita dal fatto che a Piacenza l'Associazione dei palestinesi, Potere al Popolo e i sindacati di base si sono riuniti con questo ordine del giorno: "Genocidio palestinese. Guerra internazionale. Riarmo europeo".
La cronista del Tempo è riuscita a risalire anche alle persone che si sono interfacciate con Hannoun a Piacenza: si tratta di "José Nivoi, già ritratto al fianco di ChefRubio, presentato come portuale Usb e membro della Global Sumud Flotilla, e Marta Collot di Potere al Popolo".
Loro sono stati i protagonisti di questa riunione annunciata, tra l'altro, da questo slogan:

Giulia Sorrentino, a questo punto, si è fatta la domanda conseguenziale: i Pro Pal che si sono dati appuntamento a Piacenza come vogliono cambiare tutto, dopo aver bloccato tutto?

Insomma, il giornale di Cerno sottolinea che a Piacenza "non si è trattato solo di un raduno di piazza, ma di una riunione che coniuga mondo islamico, sindacati e sigle extraparlamentari. E l'attenzione non è andata solo alla causa palestinese".
Per Tommaso Cerno e Giulia Sorrentino, quindi, "non è un'operazione fantasiosa quella di immaginare un partito islamico in Italia, avendo già avuto modo di analizzare il caso di Monfalcone, in cui è stata presentata alle elezioni comunali per la prima volta una lista guidata da Bou Konate con soli candidati islamici".
In ogni caso, a monte di questa ipotesi, per i giornalisti del Tempo, va ricordata una distinzione tra Islam e Islam politico perché quest'ultimo ha una finalità che dovrebbe far tremare i polsi a tutti noi:

L'Italia, quindi, è a rischio come gli altri Paesi europei con una forte presenza di islamici: la Francia e il Regno Unito:

L'allarme è scattato.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *