01 Nov, 2025 - 09:31

Nuovo contratto colf e badanti: quanto aumenta il compenso e nuovi diritti

Nuovo contratto colf e badanti: quanto aumenta il compenso e nuovi diritti

A partire dal mese di novembre 2025, le regole e gli stessi compensi per i lavoratori domestici, colf e badanti, cambiano.

Le modifiche riflettono l’effetto del nuovo contratto che, tra le tante, porta con sé un buon aumento dei compensi, oltre che una ventata di diritti in più.

Si tratta di novità interessanti quelle di cui parleremo in questo articolo: vedremo, prima di tutto, quali sono tutte le novità in arrivo per poi indagare passo dopo passo tutti i punti, a partire dagli aumenti fino ai nuovi diritti.

Cosa cambia con il nuovo contratto per colf e badanti

A Milano, è stato siglato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico, grazie all’intesa raggiunta tra i sindacati e le associazioni datoriali. Si tratta di un accordo importante che coinvolge più di 800.000 lavoratori domestici.

Il nuovo contratto contiene novità importanti:

  • Aumenti;
  • Diritti.

Un passo importante nella giusta direzione che valorizza, da una parte il lavoro domestico con aumenti che, come vedremo, sono interessanti, e dall’altra la conciliazione tra lavoro e famiglia di colf e badanti.

Quanto aumenta il compenso per i lavoratori domestici

Quando si tratta di rinnovi contrattuali si va sempre a cercare l’eventuale novità relativa agli aumenti. Anche in questo caso, ovvero per il contratto di colf e badanti, la ricerca porta frutti.

A partire da oggi, 1° novembre 2025, entrano in vigore nuovi minimi retributivi. Facciamo qualche esempio, prendendo il caso di un lavoratore di livello medio. Per questa tipologia, l’aumento previsto è di circa 100 euro lordi mensili. A questo importo si devono aggiungere altri 135,75 euro per il recupero del potere d’acquisto.

Se facciamo due conti, sommando i due importi sopra indicati, si raggiunge una cifra non indifferente: colf e badanti potranno contare su oltre 230 euro al mese.

Detto questo, è opportuno fare qualche precisazione importante, onde evitare fraintendimenti: si deve valutare anche l’orario di lavoro e la tipologia di contratto di lavoro applicato. Infatti, in base a questi due fattori l’importo aggiuntivo potrebbe subire variazioni.

In aggiunta a quanto detto, è prevista una rivalutazione del minimo salariale, i cui adeguamenti terranno in considerazione il 90% dell’indice Istat. Una percentuale del 10% in più che potrà garantire stipendi migliori.

La nota dolente, in questo caso, resta in mano ai datori di lavoro che si troveranno di fronte costi più imprevedibili.

Quali sono i nuovi diritti per colf e badanti

Un passo importante per i lavoratori domestici viene anche sul fronte dei diritti. Con il nuovo contratto, saranno riconosciuti a colf e badanti permessi retribuiti per poter assistere familiari con disabilità. In questa maniera si amplia quanto previsto dalla Legge 104/92 al lavoro domestico.

Inoltre, si applicano potenziamenti anche alle misure in vigore per la maternità e la paternità. Infine, come dimenticare la formazione professionale. In questo caso, si deve ringraziare il contributo Ebincolf da 11 euro a 30 euro, per offrire corsi certificati e di aggiornamento.

Colf e badanti: ci sono agevolazioni attive nel 2025?

Per ultimo, ma non per minore importanza, può essere utile ripassare in rassegna le agevolazioni fiscali ancora in vigore.

Si tratta, come sempre, di misure che permettono di compensare parte delle spese grazie alla possibilità di fruire di detrazioni fiscali e deduzioni contributive.

Nello specifico, parliamo di una detrazione fiscale fino a 1.549,37 euro l’anno per le spese di colf e badanti e di una deduzione fino a 1.549 euro per i contributi versati.

Infine, concludiamo ricordando la possibilità di usufruire del bonus baby sitter e delle agevolazioni per l’assistenza degli anziani.

Nuovo contratto colf e badanti: cosa sapere in 3 punti

  • Aumenti salariali significativi: dal 1° novembre 2025 entrano in vigore nuovi minimi retributivi per colf e badanti, con incrementi che possono superare i 230 euro al mese per un lavoratore di livello medio, comprensivi di recupero del potere d’acquisto e adeguamenti legati all’indice Istat;
  • Nuovi diritti e tutele: il contratto introduce permessi retribuiti per assistere familiari con disabilità, potenziamenti di maternità e paternità, e maggiore formazione professionale grazie all’aumento del contributo Ebincolf;
  • Agevolazioni fiscali confermate: rimangono attive detrazioni fino a 1.549 euro per spese e contributi dei lavoratori domestici, oltre al bonus baby sitter e alle agevolazioni per l’assistenza agli anziani.
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