Il 2026 sarà un anno che ci riserverà novità importanti su più fronti. A cambiare saranno anche i controlli sui permessi e sui congedi previsti dalla Legge 104/92.
Il modo in cui cambieranno sarà decisivo per evitare abusi e per garantire che i benefici arrivino solo a chi, effettivamente, ne ha diritto.
In questo articolo, spiegheremo come cambiano i controlli sui permessi 104 dal 2026.
La Legge di Bilancio 2026 prevede novità importanti sui controlli diretti dai datori di lavoro ai dipendenti.
Secondo quanto contenuto nella bozza, infatti, i datori di lavoro potranno richiedere all’Inps di accertare se un lavoratore possieda i requisiti per usufruire dei tre giorni mensili di permesso retribuiti.
I controlli saranno effettuati da medici della sanità militare, oltre che di altre strutture, in collaborazione con l’Inps.
Solo un decreto del Ministero del Lavoro stabilirà le modalità operative con cui saranno effettuati i controlli. Per adesso, ciò che pare certo è che ci saranno controlli più mirati e frequenti, volti ad assicurare la correttezza e la trasparenza di chi usufruisce dei controlli.
In aggiunta, le Pubbliche Amministrazioni dovranno inviare all’Inps i dati sui permessi e i congedi parentali e straordinari.
Si tratta di un adempimento necessario per individuare abusi sulla richiesta dei permessi.
Come già detto, cambierà la modalità di controllo su chi fruisce di permessi e congedi nell’ambito di applicazione della Legge di 104.
Ma anche sulla stessa legge ci sono novità. A luglio è stata approvata la Legge 106, che prevede 10 ore in più di permesso retribuito per i pazienti oncologici e per chi affronta cure anche croniche o invalidanti.
Le ore aggiuntive si possono usare per:
Ovviamente, queste ore in più si aggiungono ai tre giorni mensili già riconosciuti dalla Legge 104.
La misura dovrebbe evitare le truffe e combattere gli abusi, garantendo la completa fruizione dei permessi e, in generale, delle agevolazioni solo a chi ne ha davvero diritto.
Negli ultimi anni, sia la Corte dei Conti che l’Inps hanno constatato un aumento dell’utilizzo fraudolento dei permessi e dei congedi.
Ci sono casi più meno in vista, ma anche più eclatanti come l'assistenza per deceduti. Ma ci sono anche lavoratori con più contratti di lavoro che ottengono, contemporaneamente, tanti permessi: questi ultimi riguardano i lavoratori che continuano a usufruire dei permessi per più periodi o per la stessa persona.
La ratio della Legge 104, alla luce di questi comportamenti fraudolenti, perde il suo significato originale. Bisogna anche considerare il danno economico che subisce lo stesso Inps.
Pertanto, questi controlli più serrati e mirati dovrebbero prevenire e, quindi, evitare questi comportanti che poco o niente rispettano lo spirito di istituzione di azione della Legge 104/92.
In linea generale, la stessa Legge di Bilancio 2025 si inserisce in una tela molto più ampia di misure volte al rafforzamento dei controlli per costruire un meccanismo più pulito e trasparente che distingua con precisione chi ha necessità di assistenza e chi, invece, approfitta impropriamente di questo sistema di agevolazioni e tutele.
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