Negli ultimi anni nelle città italiane è emerso un fenomeno noto come "maranza", indicante gruppi di giovani, spesso di seconda o terza generazione italiana, protagonisti di scorribande vandaliche, provocazioni e risse, soprattutto nelle ore notturne e durante la stagione estiva.
La Lega ha reagito presentando una proposta di legge definita "anti-maranza", mirata a contrastare questo problema con misure stringenti legate alla cittadinanza e alla prevenzione della devianza giovanile.
La legge proposta dalla Lega, a prima firma del deputato Jacopo Morrone insieme all’europarlamentare Silvia Sardone, punta a modificare due testi fondamentali: la legge n. 91 del 1992 sulla cittadinanza e il decreto legislativo n. 286 del 1998, il Testo unico sull’immigrazione.
Le principali misure prevedono principalmente requisiti più restrittivi per ottenere la cittadinanza italiana, come: un raddoppio dei tempi di residenza necessari, più lunghi rispetto agli standard attuali, introduzione di test obbligatori di lingua italiana livello B1 e conoscenza approfondita delle norme civiche italiane.
La proposta prevede anche la possibilità di revoca della cittadinanza più semplice e veloce in caso di condanne definitive per reati gravi, come pene superiori a 5 anni di carcere o reati di violenza di genere.
Previsto anche, un taglio drastico sui tempi per la revoca, ridotti da dieci a due anni, abolendo limiti precedenti come la necessità di una seconda cittadinanza e maggiori restrizioni sui ricongiungimenti familiari, prevedendo requisiti economici più elevati.
Tra le misure previste specificamente per contrastare il fenomeno delle baby gang c’è: l’estensione dell’ammonimento per i minori anche per reati meno gravi come danneggiamento, percosse e lesioni al di sotto di certe soglie, per frenare la devianza giovanile.
L’obiettivo dichiarato è quello di creare un effetto deterrente contro comportamenti delinquenziali da parte di gruppi giovanili come i maranza, allo scopo di tutelare maggiormente la sicurezza nelle città italiane, evitando che persone coinvolte in atti violenti possano ottenere o mantenere la cittadinanza italiana senza un reale percorso di integrazione e rispetto delle regole civiche.
La proposta di legge "anti-maranza" è stata presentata alla Camera dei Deputati a fine novembre 2025, ed è in attesa di iniziare il suo iter parlamentare. Al momento non è ancora in vigore, in quanto deve attraversare le fasi di discussione e modifica all’interno delle commissioni competenti e, successivamente, essere approvata dalle Camere.
La Lega spinge per una stretta significativa e rapida approvazione del testo, con l’obiettivo di contrastare efficacemente il fenomeno della devianza giovanile e di rendere più stringenti le norme sulla cittadinanza, ma la proposta potrebbe subire modifiche nel corso dell’esame parlamentare.
Il dibattito politico rimane acceso, soprattutto per le implicazioni sul tema dell’immigrazione e delle libertà civili, e sono attese prese di posizione da parte delle altre forze politiche. Nel frattempo, la Lega continua a promuovere eventi e iniziative sul tema della sicurezza, sottolineando l’importanza di provvedimenti legislativi che tutelino i cittadini e limitino gli abusi e i disordini attribuiti ai gruppi maranza.
In conclusione, la legge anti-maranza della Lega rappresenta un intervento legislativo ambizioso che punta a rafforzare la sicurezza nelle città italiane tramite una revisione rigorosa delle norme sulla cittadinanza e il controllo della devianza giovanile, ma è ancora in fase di iter parlamentare e non è quindi ancora applicabile.
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