E chi sono io, Babbo Natale? Era la battuta di un vecchio spot natalizio. Ma, a leggere il Fatto Quotidiano di oggi, potrebbe essere anche lo slogan della casta di Palazzo Chigi.
Mentre, infatti, Giorgetti impone sacrifici un po' a tutti con la legge di Bilancio, i colletti bianchi di piazza Colonna non solo sfuggono alla ghigliottina del ministro dell'Economia, ma vedono aumentati molti fondi che li riguardano.
Giacomo Salvini li ha elencati nello specifico sotto il titolo "Il regalo di Natale: decoro immobili, staff e auto blu".
Ci sono più soldi anche per la pulizia delle tende. Del resto, se si vuole trasparenza nelle stanze dei bottoni...
Ma cosa ha scritto nello specifico Giacomo Salvini per evidenziare i privilegi (o presunti tali) di cui Palazzo Chigi non vuole proprio fare a meno?
E insomma: Babbo Natale è avvisato, tanto più che, per il Fatto Quotidiano, "chi può davvero esultare sono i componenti degli uffici di diretta collaborazione di Palazzo Chigi, cioè i dipendenti a chiamata diretta da ministro o sottosegretario: per l'anno prossimo, potranno usufruire di un aumento di quasi mezzo milione, 385 mila euro di compensi e retribuzioni per portaborse, segreterie tecniche, portavoce e capi di gabinetto".
Ma attenzione: queste figure, soprattutto portaborse e portavoce, spesso vengono pagati una miseria. Un aumento, quindi, sarebbe più che giustificato.
Ma tant'è: il Salvini di Travaglio, continuando a fare le pulci a palazzo Chigi, ha informato che ci saranno "ancora più fondi" anche per i commissari e i vice commissari governativi, gli esperti e i consulenti legati al Pnrr, "per non parlare degli affitti, la ristrutturazione e il decoro degli immobili della presidenza del Consiglio su cui saranno stanziati 1,2 milioni di euro in più".
Tutto questo mentre "la spending review prevedeva, secondo gli ordini del segretario generale, tagli lineari del 5% per le spese intermedie e beni di consumo superiori a 5 mila euro".
La presidenza del Consiglio, nel 2026, spenderà 19,4 milioni in più anche per il personale dovuto a nuove funzioni, assunzioni e rinnovi contrattuali e altri 24 legati alle retribuzioni.
A conti fatti dal Fatto, quindi, Palazzo Chigi, l'anno prossimo, aumenterà le spese di 163 milioni, con tanto di piccolo aumento per le retribuzioni di premier, vice, ministri e sottosegretari.
Ma ci sono anche 500 mila in più per i buoni pasto, le spese per il decoro (da 1,45 a 2,7 milioni), gli affitti dei locali (+430 mila euro), le bollette di gas, luce, rifiuti e abbonamenti telefonici (+660 mila euro).
E spuntano 32 mila euro in più anche per la pulizia delle tende e dei tappeti.
E la classica auto blu?
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