24 Dec, 2025 - 11:00

Vaccini Covid, i dati choc dello studio francese: la sorprendere scoperta sul tasso di mortalità 

Vaccini Covid, i dati choc dello studio francese: la sorprendere scoperta sul tasso di mortalità 

I vaccinati Covid hanno meno rischi di morte, arriva lo studio francese che smentisce le teorie no-vax.

A cinque anni dallo scoppio della pandemia, i vaccini m-Rna restano al centro del dibattito scientifico e continuano a dividere studiosi e opinione pubblica sui presinti effetti avversi.

In cinque anni sono centinaia gli studi internazionali che di volta in volta hanno provato a far luce su uno degli aspetti più controversi e divisivi degli anni dell'emergenza globale: la campagna di vaccinazione di massa tra il 2021 e il 2022 che ha interessato l'intero pianeta.

Sta facendo molto discutere – soprattutto in ambienti no-vax – uno studio pubblicato di recente da un gruppo di ricercatori francesi che sfaterebbe il 'mito' delle morti improvvise correlate all'inoculazione del siero.

La ricerca è stata condotta su un cambione di adulti che avevano ricevuto almeno una dose del vaccino è ha dimostrato nei soggetti interessati un rischio inferiore di morte per tutte le cause rispetto ai non vaccinati. 

Ma cosa significa nello specifico? Ecco cosa è emerso dallo studio francese anti no-vax.

Covid, cosa hanno scoperto i ricercatori francesi? I dati choc

La risposta alla domanda è abbastanza chiara: dai dati raccolti dai ricercatori, i vaccini a base mRna contro il Covid, non solo non aumenterebbero i rischi a lungo termine, ma addirittura sarebbero associati ad una riduzione della mortalità in un periodo di quattro anni, ovverro dal 2021 ad oggi.

Lo studio francese ha analizzato i dati di circa 28 milioni di adulti francesi in una fascia d'età compresa tra i 18 e i 50 anni a cui era stata somministrata almeno una dose del siero.

Dai risultati è emerso che i soggetti vaccinati avevano un rischio di morte per Covid-19 grave inferiore al 75%. Un dato che si direbbe scontato, trattandosi di un vaccino pensato per proteggere dagli effetti severi di quel tipo specifico di infezione.

La scoperta più interessante, infatti, riguarda il rischio di mortalità legato ad altre cause che risulterebbe anche in questo caso inferiore del 25%.

La ricerca è stata condotta da Epi-Phare con la supervisione dell'Agenzia nazionale francese per la sicurezza dei medicinali e dei prodotti sanitari. 

I ricercatori, inoltre hanno anche escluso un legame causale tra le vaccinazioni con mRna e un eccesso di mortalità a lungo termine, definendo al momento altamente improbabile. 

Il più grande studio europeo sulla sicurezza dei vaccini mRNA 

Si tratta dello studio più ampio finora condotto sulla sicurezza a lungo termine dei vaccini contro il Covid-19.

In base ai dati ufficiali del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) in totale in Europa sono state somministrate più di 976 milioni di dosi di vaccino (febbraio 2023). 

Lo studio francese ha coinvolto circa 23 milioni di vaccinati e 6 milioni di non vaccinati che sono stati tenuti sotto osservazione per 45 mesi.

Il tasso di mortalità per tutte le cause tra i vaccinati è stato dello 0,4%, mentre tra i non vaccinati dello 0,6%.

I ricercatori, infine, non hanno evidenziato alcun aumento dei decessi per malattie cardiovascolari, cancro o lesioni accidentali. In tutti questi casi i tassi di mortalità risultano uguali o inferiori a quelli dei non vaccinati. 

 

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