Sandro Ruotolo da oggi non è più consigliere comunale di Castellammare di Stabia, una città della provincia sud di Napoli. Per lui, la giunta, sebbene di centrosinistra, non ha fatto abbastanza per combattere la camorra.
Quindi, l'ex inviato di Michele Santoro entrato in politica nel 2022 e che, con la presa del Pd da parte di Elly Schlein, è diventato uno dei suoi dirigenti più importanti, ha preferito tagliare la corda.
Per quasi due anni, Ruotolo, dopo essere stato parlamentare, ha cumulato le cariche di consigliere comunale di Castellammare e di eurodeputato.
Oggi, però, ha deciso di porre fine alla sua esperienza stabiese. La scelta di dimettersi l'ha comunicata con un post sui suoi profili social. Ma non è affatto un fulmine a ciel sereno: da mesi Ruotolo era in rotta di collisione con il sindaco Luigi Vicinanza, anche lui vicino al Pd, sebbene di confessione deluchiana.
Castellammare è una delle città più difficili da governare dal punto di vista della legalità: detiene il triste record di due consiglieri comunali ammazzati dalla camorra e subisce la presenza da oltre mezzo secolo di uno del clan più forti dell'intero panorama nazionale, con interessi economici che si diramano in tutt'Italia, quello dei D'Alessandro.
Sta di fatto che il sindaco Vicinanza ha ritenuto opportuno rispondere subito alla scelta di Ruotolo di dimettersi da consigliere comunale di Castellammare. E anche lui l'ha fatto con un lungo post pubblicato su Facebook:
Vicinanza, poi, conosciuto nell'ambito giornalistico per aver diretto L'Espresso e varie testate locali del gruppo Gedi, si è fiondato in contropiede:
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