Sul caso di
Saman Abbas le ultime notizie riportano il rinvio a giudizio della famiglia della giovane scomparsa. Il gup Dario De Luca ha disposto il
rinvio a processo lo zio della ragazza Danish Hasnain, ritenuto mente ed esecutore materiale dell'omicidio, e i due cugini, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq: i parenti della giovane erano stati arrestati nei mesi scorsi in Francia e Spagna, dove erano fuggiti.
Saman Abbas, a processo anche i genitori
Il giudice ha anche deciso per il rinvio a giudizio dei genitori della giovane
Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, genitori della ragazza ma che al momento risultano latitanti, dopo essere scappati in Pakistan dopo la scomparsa della loro figlia. Le accuse sono diverse: dal sequestro di persona all'omicidio e alla soppressione di cadavere. Accolte tutte le richieste di costituzione di parte civile. Dal Comune di Novellara all'Unione dei comuni della bassa reggiana, dell'associazione Penelope e dell'Ucoii, l'Unione delle comunità islamiche italiane. Si costituirà parte civile anche il fratello minorenne di Saman, uno dei testimoni principali.
La scomparsa
Dopo le ultime notizie su Saman Abbas, ripercorriamone la storia: la giovane 18enne di origini pakistane, ed arrivata in Italia nel 2016, era
scomparsa dalla città di Novellara, in provincia di Reggio Emilia, dopo essersi ribellata a un matrimonio combinato organizzato con un suo cugino nel suo Paese d'origine.
Di lei si sono perse le tracce nella notte fra il 30 aprile e il 1° maggio 2021, e le forze dell'ordine hanno iniziato le indagini dopo che Saqib, il fidanzato della giovane, si era preoccupato non avendone notizia. Secondo l'accusa, i parenti avrebbero ucciso Saman per punirla. La giovane infatti vuole ribellarsi alle tradizioni familiari, e vivere di più all'occidentale, rifiutando di indossare il velo islamico. I carabinieri si presentano a casa della famiglia Abbas per chiedere notizie di Saman. Ma i genitori confermano la partenza della ragazza per il Pakistan, a causa di una zia malata. I coniugi Abbas quindi fuggono in Pakistan e cambiano versione: la figlia è in Belgio, garantendone il ritorno in Italia entro metà giugno. E mentre il corpo della giovane non è ancora stato ritrovato, la prima udienza per il processo è fissata per il 10 febbraio 2023.