21 Jun, 2022 - 16:04

Come tuffarsi in acqua: consigli pratici per godersi il volo

Come tuffarsi in acqua: consigli pratici per godersi il volo

Sapere come tuffarsi in acqua non è cosa da poco ora che l'estate è nel suo pieno e avete ancora tanti giorni di mare, lago, fiume o piscina davanti a voi. Buttarsi in acqua un grandissimo divertimento per grandi e piccini. Ma è anche uno sport perché richiede una tecnica di base, una certa fisicità e la capacità di coordinare determinati movimenti. Lo si nota soprattutto in piscina, quando c’è un trampolino, dove è difficile trattenere voglia e provare a tuffarsi.

Come tuffarsi in acqua, gli stili

Il bello dei tuffi è che sono liberi, potrete lanciarvi in acqua nel modo in cui si preferite:

  • di testa
  • di piedi
  • con una capriola
  • a bomba

L’importante è che non vi facciate male. Perché, anche se tuffarsi è quasi un istinto naturale, se non state attenti, è possibile cadere in modo sbagliato e, invece di attraversare la superficie dell’acqua, trovare un muro che resiste all’impatto. Esercitatevi fin da piccoli a imparare a tuffarvi allo stesso modo in cui si impara a nuotare. Ecco qualche consiglio per migliorare le tecniche di tuffo.

Tuffarsi dove l'acqua è profonda

La prima regola del bravo tuffatore è quella di non tuffarsi se l’acqua della piscina non è abbastanza profonda, soprattutto se il tuffo è di testa. Il rischio è ovviamente quello di sbattere contro il fondo della struttura:

virgolette
La Croce Rossa suggerisce tre metri come profondità ottimale per tuffarsi in tutta sicurezza. Siccome, però, molte piscine interrate non raggiungono i tre metri, ma i 2,7 metri, voi prendete quest’ultima misura come punto di riferimento e non tuffatevi di testa se non siete sicuri che la vasca sia abbastanza profonda.

Come tuffarsi in acqua, evitare l'impatto di pancia

Uno dei principali rischi di chi si tuffa è di prendere le famose panciate, cioè di colpire forte l’addome contro la superficie dell’acqua. Può accadere se, tuffandosi di testa, sbagliate l’inclinazione e vi ritrovate a cadere orizzontale alla superficie. Questo movimento errato vi mette in condizione che, invece di tagliare l'acqua prima con le mani, poi con la testa e infine con il resto del corpo, arriviate al momento dell’impatto che braccia testa e addome allineati o quasi prendendo un colpo inevitabile.

Provate da altezze minime, anche il bordo della vasca, la giusta sequenza mani/testa/corpo aumentando gradualmente l'altezza quando vi sentite sicuri in quello step. Ad un certo punto acquisirete la sequenza in automatico (un po' come nella guida di una macchina) e allora potrete godervi anche grandi altezze senza aver timore (e rischio) di farvi del male. Buona estate... in sicurezza.

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Luca Bussoletti
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