04 Jul, 2022 - 10:04

Francesco Vaia: "Aumento dei contagi Omicron ma niente panico"

Francesco Vaia: "Aumento dei contagi Omicron ma niente panico"

Secondo il direttore generale dell’ospedale Spallanzani Francesco Vaia, il bollettino quotidiano dei contagi Covid non ha più molto senso. Esso contribuirebbe a solo a creare un clima di stress da allarme contro l’avversario Covid e se unito alla paura della guerra e a quella dell’inflazione che sale, non fa che indebolire le difese immunitarie. Il direttore rifiuta inoltre l’ipotesi di un altro lockdown per contrastare la variante Omicron: Chi parla di nuovo lockdown sbaglia, il Paese deve andare avanti. E mai tornare indietro.

Vaia: La variante Omicron buca i vaccini 

Il nuovo balzo dei contagi, secondo Franscesco Vaia è causato dalla maggiore contagiosità della nuova variante di Omicron che è come se fosse un nuovo virus e che buca i vaccini che non sono aggiornati. Tuttavia, il direttore invita tutti a mantenere la calma:

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Allo Spallanzani non vediamo più polmoniti interstiziali così come non vediamo più giovani in reparto. I ricoverati sono per la maggior parte over 70 con comorbidità. Molti dei quali non avrebbero neanche bisogno di stare in ospedale.

L'Omicron quindi, a differenza della "vecchia variante" non causa sintomi gravi.

Come prepararsi questo autunno con la variante Omicron

Oltre all’aggiornamento dei vaccini, bisogna puntare anche su risposte concrete da parte del sistema Italia. Vaia parla dell’importanza della ventilazione meccanica in tutti i luoghi della socialità, a partire dalle scuole e dai mezzi pubblici. 

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Non posso pensare di vedere ancora per un anno i bambini in classe con i giubbotti perché le finestre devono restare aperte. Un buon sistema di ventilazione meccanica è tre volte più efficace della mascherina, che pure è stato uno strumento fondamentale in pandemia

Ha affermato direttore dello Spallanzani 

Per quanto riguarda la quarta dose di vaccino, Vaia dà la priorità ad anziani e persone fragili

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Noi il virus lo dobbiamo anticipare e non rincorrere. Vanno messi in sicurezza il prima possibile i fragili e gli anziani con la quarta dose. 
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Giulia Danielli
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