La variante indiana è stata identificata e rinominata, si tratta della sotto-variante di Omicron e si chiama: BA.2.75. Il virologo del Department of Infectious Disease all’Imperial College di Londra Tom Peacock ha analizzato la variante indiana e dalle sue analisi risulta che BA.2.75 sarebbe almeno cinque volte più aggressiva della variante Omicron 5, attualmente predominante in Europa. I casi individuati della variante indiana sono circa 40, la maggior parte di loro si trova in India ma ci sono anche delle segnalazioni in Australia, Canada e Nuova Zelanda, senza risparmiare l'Europa, dove la variante BA.2.75 compare in Inghilterra e Germania.
L'infettivologo e direttore del reparto di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti ha analizzato la nuova sotto varante di Omicron, la variante indiana denominata BA.2.75 attraverso un post sul suo profilo Twitter. L'infettivologo Bassetti, sulla sotto-variante spiega: "Credo valga la pena tenere d'occhio la nuova sotto-variante Ba.2.75 identificata in India e altri paesi in quanto potrebbe essere ancora più contagiosa della Omicron 5 e avere un'elevata capacità di infettare, le persone guarite e vaccinate. Occhio senza allarme".
L'infettivologo e docente di Igiene all'università Statale di Milano, nonché direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi, Fabrizio Pregliasco, ha analizzato in un intervista all'agenzia di stampa Adnkronos nella sezione salute la scoperta e l'avanzata della variante indiana: "Si sta già vedendo in giro per il mondo, per esempio in Oceania e in Inghilterra, quindi l'arrivo anche da noi in Italia potrebbe essere molto rapido". Secondo il virologo, sono: "Ancora da capire le caratteristiche della malattia che provoca - racconta il professore - E' però un'ulteriore conferma dell'evoluzione di Sars-CoV-2." In conclusione del suo pensiero, il professor Pregliasco precisa che la convivenza con il virus avrà: "un andamento endemico, ma non tranquillo. Questo virus non è una presenza banale".