08 Jul, 2022 - 14:45

Covid, Bassetti sulla variante indiana: "Più contagiosa delle altre"

Covid, Bassetti sulla variante indiana: "Più contagiosa delle altre"

Il Covid non accenna a placarsi. Il numero dei contagi è aumentato in tutte le regioni d’Italia ma le nuove varianti Omicron sono molto meno gravi rispetto a quelle degli ultimi due anni. Nelle ultime settimane, gli epidemiologi stanno seguendo inoltre l'andamento della nuova sotto-variante BA 2.75, identificata in India. La caratteristica principale della variante indiana è la sua velocità di trasmissione: in un mese si è diffusa dall'India alla Germania e al Canada, fino alla Nuova Zelanda. In Italia non è stata ancora rilevata ma Bassetti ha preannunciato che arriverà presto anche nel nostro Paese.

Bassetti: La variante indiana potrebbe essere più contagiosa delle altre

Matteo Bassetti, direttore del reparto di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova ha commentato così la nuova variante indiana:

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Vale la pena tenere d'occhio la nuova sotto-variante in quanto potrebbe essere ancora più contagiosa della Omicron 5 e avere un'elevata capacità di infettare le persone guarite e vaccinate: se Omicron 5 ha un R0 (il numero di riproduzione di una malattia infettiva cioè quante persone sono contagiate da un positivo) tra 15 e 17, la nuova variante può arrivare fino a 20. Questo vuol dire che ogni positivo può arrivare a contagiare fino a 20 persone.

E ha aggiunto:

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Nei prossimi mesi la variante indiana potrebbe prendere il sopravvento. E’ difficile prevedere la pericolosità di BA.2.75. Le 45 mutazioni in comune con la BA.2 e poi altre 15 diverse, quindi circa 60 in totale, fanno pensare che possa essere in grado di eludere le difese immunitarie dei vaccini e quelle naturali. Ma fino ad oggi tutte le mutazioni delle varianti non hanno dato forme più gravi di Covid.

Dobbiamo prepararci per l’autunno

Secondo l’infettivologo dobbiamo già pensare a come prepararci questo autunno:

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Oggi abbiamo una fiammata estiva, mentre in autunno potrebbe arrivare una nuova ondata, che sarà tanto più piccola quanto sarà grande la nostra capacità di fare la dose di richiamo. E’ necessario farci trovare pronti a settembre, bisogna essere forti, precisi, e non dovremmo fare gli errori fatti con la quarta dose agli over 80. Tre italiani su quattro non l'hanno fatta, quindi qualcosa non ha funzionato.

Inoltre ha dichiarato che a settembre dovrebbero arrivare anche i vaccini aggiornati alle nuove varianti. In questo caso però non si tratta di una nuova dose ma semplicemente di un richiamo. Quest’ultimo è consigliato sopratutto agli over 60, i fragili e gli over 80.

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Giulia Danielli
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