Matteo Renzi versus Giuseppe Conte, atto secondo: il leader di Italia Viva va al raddoppio e mira a sottrarre al suo acerrimo rivale in politica anche il pilastro per eccellenza del suo statuto: il reddito di cittadinanza. Lo annuncia l'ex premier nell'Assemblea generale di Italia Viva, che si è tenuta questa mattina a Roma.
Già nei giorni scorsi Luigi Marattin aveva garantito alla stampa che Italia Viva avrebbe riprovato a presentare la proposta referendaria dopo il primo fallimento.
Matteo Renzi si prende il palcoscenico della crisi di governo e promette "vendetta" sul campo politico a Giuseppe Conte, annunciando di voler presentare in Cassazione un referendum per abolire il reddito di cittadinanza, ossia il caposaldo del programma M5s. Uno dei cardini del programma grillino che sarebbe inoltre citato nel famoso documento che Conte ha consegnato a Mario Draghi in occasione del primo incontro a Palazzo Chigi di dieci giorni fa.
E' questo il passaggio saliente dell'Assemblea generale di Italia Viva a Roma, per discutere della crisi di governo. Ma più che esporre l'idea del partito, chiara già da diversi giorni, il raduno diventa l'occasione per lanciare messaggi a personaggi precisi:
Tra gli appellativi che il politico fiorentino ha rivolto all'avvocato foggiano si aggiunge anche "Avvocaticchio", dopo averlo definito un "clown", uno "stagista" e soprannominato "Sor Tentenna". Poi è il turno del Partito Democratico e di Enrico Letta, sicuramente in difficoltà rispetto ai suoi propositi di creare un campo progressista con i grillini:
Nel frattempo, Conte rilancia l'utilità del Reddito di Cittadinanza, prevedendo però un aggiornamento sul suo funzionamento, non spiegando nel dettaglio cosa avrebbe in mente il leader del Movimento 5 Stelle. Attualmente, l'ex Premier, ha altri problemi dopo le vicende legate alla crisi di governo con le dimissioni annunciate (e respinte) di Mario Draghi.