La crisi di governo in corso non sembra colpire la popolarità del presidente del Consiglio. Sono tantissime le manifestazioni di stima e che chiedono a Mario Draghi di ripensare le sue dimissioni, presentate nell'ultimo Consiglio dei ministri. Dalle raccolte firme alle lettere personali, dalle telefonate alle manifestazioni di piazza.
Italia Viva, il partito di Matteo Renzi ha pubblicato online una vera e propria raccolta firme online sul loro sito internet:
Sul sito di Italia Viva, sono già state superate le 100mila firme a sostegno della petizione. Al contempo, diverse associazioni hanno pubblicato un altro appello, I giorni della responsabilità. Una missiva aperta sottoscritto da Acli, Arci, Azione Cattolica Italiana, Confcooperative, Cnca Fuci, Gruppo Abele, Legambiente, Legacoop Sociali, Libera, MeiC e Movimento Politico per l’Unità che si rivolgono "al presidente del Consiglio Mario Draghi e alle forze politiche che l’hanno sostenuto affinché venga scongiurata una crisi di governo. Nel documento, aperto ad altre sottoscrizioni, i rappresentanti di associazioni, movimenti e organizzazioni della società civile esprimono profonda e sincera preoccupazione per la crisi di governo appena aperta.
Diverse le manifestazioni che si sono tenute nella giornata di lunedì a sostegno di SuperMario, con incontri a Roma, Milano e Firenze. Nella Capitale circa trecento persone, fra esponenti politici nazionali e romani di Azione, Italia Viva e Più Europa, assieme a semplici cittadini hanno manifestato in Piazza San Silvestro per far sentire la propria voce al presidente del Consiglio, nel tentativo di convincerlo ad andare avanti con l'esperienza di governo. Animatore dell'iniziativa è Manfredi Mumolo, giovanissimo candidato di Azione:
Per il leader di Azione Carlo Calenda la crisi politica non va imputata solamente al Movimento 5 Stelle:
"Esiste una responsabilità di Lega e forza Italia che ancora ieri parlavano di elezioni. Devono sapere che si stanno intestando una catastrofe. Facessero le persone serie e appoggiassero Draghi".
A Firenze, in piazza numerosi cartelloni recitavano Avanti con Draghi e Draghi statista, Conte stagista riprendendo lo slogan lanciato dal segretario di Italia Viva, Matteo Renzi, qualche giorno fa. Presenti alla manifestazione la vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, il senatore dem Dario Parrini, l’assessore comunale, Titta Meucci e il segretario fiorentino del Pd, Andrea Ceccarelli.
I primi cittadini di diverse città italiane si sono fatti anche loro promotori di una sottoscrizione popolare affinché Draghi rimanga al timone dell'esecutivo. Le firme sono oltre 1.500:
Per il sindaco di Torino Stefano Lo Russo si tratta di "un’adesione inarrestabile", "che arriva da tutta Italia, dalle grandi città, ma anche da tanti piccoli e piccolissimi comuni, dal nord al sud, di tutti i colori politici, con moltissime liste civiche, con sindaci di centro destra e di centro sinistra. Credo che questo stia a testimoniare davvero il reale sentimento di tutti gli amministratori locali di inquietudine di fronte a uno scenario di eventuale crisi di governo definitiva e di elezioni anticipate che con il nostro documento chiediamo di scongiurare.
Fratelli d’Italia ha annunciato per le 18:30, un flash mob, davanti alla Scala, "in difesa della democrazia". L’appuntamento è in concomitanza con la manifestazione pro-Draghi. Durante una conferenza stampa di Fratelli d'Italia a Palazzo Marino, la coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia e senatrice, Daniela Santanchè, ha spiegato che non c’è più una maggioranza coesa, quindi noi diciamo sì alla democrazie. I cittadini devono poter decidere. I prossimi saranno sei mesi di pura agonia per il paese, per questo noi saremo qui a dire che votare è un qualcosa di cui non bisognerebbe aver paura ha concluso il coordinatore di Milano di FdI, Stefano Maullu.