Toscani, foto Meloni. Cosa ne pensa il fotografo e politico italiano.
Che questo periodo elettorale, fosse stato permeato da conflitti e contraddizioni era prevedibile.
Tuttavia nessuno avrebbe potuto immaginarsi tanto clamore per una fotografia in prima pagina della deputata Giorgia Meloni.
Una foto definita ambigua dai tanti che ci hanno visto del sessismo.
Sulla foto di Giorgi Meloni, pubblicata dal quotidiano ‘Repubblica’, sono stati in molti a voler esprimere la loro opinione. Fra questi, la maggior parte, accusa il noto quotidiano di aver scelto volutamente una fotografia volgare della deputata.
Dall’altro lato però, c’è anche chi, nello scatto, non ci vede nulla di allusivo ma semplicemente espressività.
Il fotografo e politico italiano, Oliviero Toscani, intervistato dai microfoni di ‘Adnkronos’, è intervenuto nella polemica sulla foto di Giorgia Meloni, definendola giusta.
Ecco le parole di Toscani in merito alla questione:
La fotografia è il documento delle cose e questo scatto è esattamente espressione di quello che è la leader di Fratelli d'Italia. Un applauso a chi ha scelto questa foto pubblicata in prima pagina su Repubblica: è molto espressiva, una foto giusta. E ritengo che non sia affatto una immagine sessista, non si offenda quindi la Meloni".
Durante l’intervista, Oliviero Toscani, ha voluto esprimere la sua opinione anche sulla caduta del governo Draghi, affermando:
"Finalmente al governo c'era qualcuno professionalmente all'altezza ma forse era troppo per gli italiani? Nel nostro Paese se i politici non sono mediocri non hanno fortuna. Un disastro".
D’altro canto, non è solo Toscani a ritenere che lo scatto non sia oltraggioso.
C’è anche chi, non ha colto la natura sessista additata alla fotografia del quotidiano ‘Repubblica’.
Anche Laura Boldrini, ex Presidente della Camera, non ha colto l’aspetto sessista di cui tanto si parla in merito alla foto di Giorgia Meloni.
Intervista da ‘Adnkronos’, la Boldrini ha commentato:
"Ho visto i giornali la mattina, e come faccio normalmente ho guardato quante firme di donne ci sono in prima pagina, se ci sono titoli che non sono rispettosi o ambigui, e anche le foto. Ho visto anche la prima pagina di Repubblica ma non ho colto questo aspetto 'sessista' nella foto che raffigurava Giorgia Meloni in prima pagina.
Ho saputo di questa lettura da un deputato di Fratelli d'Italia, che ieri si è avvicinato al mio banco a chiedermi se avevo visto la foto e sollecitando una mia reazione chiedendomi 'non dici niente? È una foto sessista'".
La lettura data alla fotografia della Meloni, non è, infatti, condivisa dalla Boldrini, che ha continuato, aggiungendo:
È un'interpretazione alla quale io veramente non ero arrivata. Per questo non sono intervenuta, perché in altre occasioni quando è accaduto che donne anche di partiti per me agli antipodi sono state oggetto di sessismo io ho sempre preso le loro parti. L'ho già fatto, sia a sostegno di Giorgia Meloni che di altre colleghe o donne di schieramenti politici lontani da me. Questa volta ho fatto fatica a vedere questo contenuto. Lei sta parlando e c'è un titolo che dice 'diktat'. Bisogna veramente sforzarsi per trovare un contenuto sessista in questa foto".
Alle accuse di Fratelli d'Italia, il direttore del quotidiano, Maurizio Molinari, aveva tempestivamente replicato:
"La sgangherata accusa di 'sessismo' e 'machismo' mossa a Repubblica da esponenti di FdI per la foto pubblicata oggi in prima pagina di Giorgia Meloni, scattata dall'agenzia di stampa Reuters e pubblicata in originale, senza alcun taglio tipografico, non meriterebbe di essere raccolta, perché qualifica chi la muove e i suoi percorsi cognitivi. Tuttavia l'accusa è indicativa della cultura politica di un partito che si candida a governare il Paese e che anziché rispondere all'opinione pubblica su temi dirimenti come quello dei diritti, delle libertà costituzionali, del genere, preferisce eccitarla e confonderla con la manipolazione grossolana del lavoro di chi facendo giornalismo di questi tempi non smetterà di chiedere conto".
Tuttavia, la diatriba tra Fratelli d’Italia e ‘Repubblica’ sembra ancora non volersi fermare e presto potremmo dover assistere a nuovi aggiornamenti sulla vicenda.