30 Aug, 2022 - 09:17

Elezioni 2022, Di Maio: “Serve un decreto per finanziare l’80% delle bollette”. Conte? “I Cinquestelle non esistono più”

Elezioni 2022, Di Maio: “Serve un decreto per finanziare l’80% delle bollette”. Conte? “I Cinquestelle non esistono più”

Elezioni 2022 - Luigi Di Maio, intervistato dal direttore de La Stampa Massimo Giannini, a 30 minuti al Massimo, ha parlato del futuro politico ed economico del Paese, commentando le difficoltà legate alla crisi energetica ma anche gli scenari politici più probabili a poche settimane dalle elezioni.

Elezioni 2022, Di Maio: Serve decreto emergenza per pagare le bollette

In merito all’aumento dei prezzi di luce e gas, il leader di Impegno Civico ha parlato del suo piano di governo: un decreto di emergenza per pagare l’80 per cento delle bollette alle imprese fino a fine anno. Di Maio ha inoltre dichiarato:

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Sul prezzo del gas l’Europa deve agire insieme, se l'Ue mettesse un tetto massimo di 80 euro per megawattora, Putin avrebbe meno soldi per finanziare la guerra. Per questo motivo il leader della Lega Salvini non lo vuole, perché sono soldi che vanno a Putin. 

E ha aggiunto:

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Salvini ci porta in braccio a Putin, e per questo il leader di Impegno Civico rilancia la necessità di una inchiesta parlamentare per verificare legami economici e politici tra partiti e Russia. Perché se qualcuno ci porta nelle braccia di un’autocrazia abbiamo un problema enorme, e alle famiglie andrà peggio.

Se la destra torna al governo dura al massimo un anno

Sul futuro politico del nostro Paese, Luigi Di Maio ha parlato dello scenario attuale che vede la destra nettamente avanti nei sondaggi. Per l'ex 5 Stelle, la coalizione tra le parti non è destinata a durare:

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Se la destra tornerà al governo e dovessimo avere il trio sfascia-conti di Meloni, Salvini e Berlusconi chiederanno al massimo entro un anno a Draghi di tornare per rimettere a posto quello che avranno sfasciato. 

Quanto alla possibilità di una Meloni leader, come lei stessa ha auspicato, Di Maio ha precisato:

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A dare l’incarico è sempre il Capo dello Stato, ma al di là di questo credo che la mancanza di sensibilità istituzionale nel centrodestra parta dal fatto che Berlusconi, da leader della coalizione, voglia un presidenzialismo all’italiana - con il potere tolto al Parlamento e concentrato nelle mani di una sola persona - e chieda le dimissioni di Mattarella. Il vero disegno è quello di buttare giù il presidente della Repubblica. Per me, se anche si arrivasse al presidenzialismo, dovrebbe esserci una norma transitoria che permetta al Capo dello Stato di restare in carica fino al termine del suo mandato.

Infine, il ministro degli Esteri chiarisce che è pronto a sostenere come nuovo capo del governo Draghi.

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Già in queste ore vediamo il centrodestra che potremmo avere al governo: caotici, senza una linea unica e con proposte volte solo a creare più debito per gli italiani.

Conte? Il Movimento non esiste più

Sul fronte 5 Stelle, il ministro degli Esteri afferma:

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Il Movimento non c'è più, è il partito di Conte, di quelli che lo hanno visto nascere non c'è rimasto più nessuno». E il garante Grillo «si è accorto che Conte sta sfasciando il Movimento e infatti non parla e non sta partecipando alla campagna elettorale. Non gli ha concesso di mettere il nome nel simbolo, non gli ha concesso la deroga alla regola del doppio mandato che Conte voleva per salvare i suoi.
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Giulia Danielli
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