Tra i dati relativi alle elezioni politiche quello dell'affluenza è sempre monitorato con una certa attenzione dagli addetti ai lavori: ebbene, numerosi sono i disagi legati al voto per i cosiddetti "fuori sede" e per gli studenti in Erasmus, che hanno lamentato parecchi ostacoli burocratici che hanno impedito di esprimere le legittime preferenze.
Il tema dei giovani e del voto alle elezioni torna di prepotente attualità con le politiche appena terminate: il giorno dopo non mancano racconti di chi, da "fuori sede" o da studente in Erasmus, non ha potuto esercitare il diritto di voto a causa di una burocrazia opprimente. Il disagio dei giovani 20enni italiani è largamente diffuso e condanna fermamente il partito di chi li accusa di essere semplicemente disinteressati.
Tiene banco la testimonianza di una 19enne all'Adnkronos, in Erasmus a Birmingham (Regno Unito):
La soluzione-tampone sarebbe stata quella di dirigersi in Consolato, ma nel caso del Regno Unito non è chiaro se giurisdizione fosse a Londra (a tre ore da Birmingham) oppure nella più vicina Manchester.
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