Mathieu Van der Poel dice "ho sbagliato", ma precisa di non aver spinto le due ragazze dell'hotel. Atteso in aeroporto dai giornalisti olandesi, è uscito finalmente allo scoperto dopo l'episodio spiacevole dei giorni scorsi che ha condizionato la sua prova in linea dei Mondiali di Wollongong.
Questa la versione dei fatti sostenuta dal ciclista nato nei Paesi Bassi, ai microfoni di VTM. Ha ammesso di avere afferrato una delle due per un braccio, ma precisando:
Il corridore olandese aveva avuto un confronto animato a livello dialettico con due ragazze minorenni (13-14 anni) di un’altra camera dell’albergo, che disturbavano la quiete durante la notte precedente alla gara, bussando alla sua porta o gridando per i corridoi. Per questo era stato fermato e poi rilasciato in tempo per la corsa, abbandonata dopo appena 30 km a causa delle precarie condizioni psicofisiche in cui versava, tra le ore di sonno perse e quelle trascorse in Commissariato. Se l'è cavata con un divieto di entrare in Australia per i prossimi 3 anni.
Nelle ultime ore sono apparsi sui social dei video fatti dalle stesse ragazzine. Nel primo si vede una delle due ragazze che bussa alla porta della camera dell ciclista che esce arrabbiatissimo in mutande. Le ragazze a quel punto scappano verso la camera dei genitori. Dal secondo video si capisce che l'inseguimento è continuato fino alla camera dei genitori, che sostengono sia stata violata la loro privacy e hanno chiamato la polizia.