Il nuovo governo deve ancora essere costruito, tuttavia la tensione tra centrosinistra e centrodestra è già alle stelle. Sembra quasi che entrambe le coalizioni continuino a guardare ciò che fa l'avversario, esattamente come avveniva in campagna elettorale.
Un'altra giornata di botta e risposta, inaugurata da Giorgia Meloni che sui propri profili scrive in maniera emblematica:
La giornata politica della vincitrice alle politiche prosegue poi con l'incontro insieme a Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati e poi con una riunione di Fratelli d'Italia: in linea di massima Meloni conferma un profilo molto basso affidando ai propri social network il suo pensiero. Nel pomeriggio campeggia poi un altro post ancor più netto: "Questo non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza: ora è tempo di dimostrare il nostro valore. Siamo pronti a ridare futuro, visione e grandezza all'Italia".
Ad unirsi al coro della Meloni, anche Salvini che ha voluto ribadire la massima collaborazione con la leader di Fdi:
Nel dualismo tra centrodestra e centrosinistra è al centro del dibattito la posizione di Matteo Salvini sul nuovo governo. Per il senatore milanese sono stati giorni caldi, di riflessione, ma il Congresso ha ribadito la sua fiducia al Comandante. Anche Zaia e Fedriga, incalzati sull'argomento, hanno glissato a precisa domanda. Tra i detrattori più forti c'è Giancarlo Gentilini, sindaco di Treviso: una dichiarazione importante in una Regione dove il crollo dei consensi è stato lampante:
E da sinistra sia Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, che lo scrittore Roberto Saviano (probabilmente due delle figure più invise a Salvini) attaccano l'ipotesi di una sua rielezione al Viminale:
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