A Dello, in provincia di Brescia, i suoi 5000 mila abitanti si preparano ad accogliere la 32esima edizione della Sagra del Fungo Chiodino che parte da stasera. Ad aprire il sipario dell'evento uno spettacolo gratuito delle 20:45 da seguire al teatro della cittadina bresciana dal titolo «Lo spettacolo del cuore»
L'evento che ha un forte richiamo, ospiterà anche persone provenienti da paesi limitrofi. Le parole del Sindaco Riccardo Canini sull'inizio dell'evento:
Venerdì 21 ottobre
Sabato 22 ottobre
Domenica 23 ottobre
Lunedì 24 ottobre
Lo stand gastronomico sarà aperto Venerdì 21 e Sabato 22 la sera. Nella giornata di domenica 23 a pranzo e a cena.
Cominciamo col dire che è una delle varietà funginee più diffuse ma è facilmente confondibile con altre specie tossiche e potenzialmente mortali. Come si differenzia il chiodino da quello comunemente riconosciuto come falso chiodino, il cui nome scientifico è Hypholoma fasciculare?
La varietà "falsa" sviluppa un cappello più sferico, lievemente a campana e piuttosto polposo, del diametro della grandezza variabile (da tre a sette centimetri). Il colore varia in più tonalità di giallo. Il centro del cappello è più scuro, tendente all'arancio marroncino.
A differenza del vero chiodino, il falso chiodino non è caratterizzato da nessun anello, sostituito da alcuni filamenti. Ha un odore, respingente e sgradevole.
Ma c'è ne un altra di varietà "cattiva" che è facilmente confondibile con il chiodino buono, la Galerina marginata: si tratta di uno dei funghi più tossici e pericolosi che esistano, dai principianti viene scambiata anche per il più comune pioppino.
Esteticamente si presenta con un cappello di dimensioni ridotte fino a 3 centimetri. Contiene amatossine, sostanze mortali per l'uomo capaci di causare la sindrome falloidea, che prende il nome della più conosciuta Amanita phalloides.
I sintomi intestinali più o meno gravi riconducibili al consumo dei falsi chiodini sono: nausea, vomito e dolori addominali. Il sapore di questa varietà è amaro e non piacevole. La sua ingestione in grandi quantità potrebbe determinare anche una decesso.
Bisogna stare attenti anche al consumo dei chiodini: se consumati crudi infatti sono tossici e la loro parte velenosa viene eliminata solo attraverso un processo di cottura di almeno 10-15 minuti a una temperatura minima di 70 gradi.