Mario Draghi ha tenuto una conferenza stampa di chiusura del Consiglio Ue di Bruxelles, dove ha concluso il suo ultimo impegno strappando europeo condizioni favorevoli sulle future bollette del gas:
E' lo stesso premier uscente a sottolineare di essere all'ultima fatica oltreconfine, prima del ritorno in patria per la cerimonia che segnerà la transizione con il nuovo Esecutivo. Un'insperata vittoria sul gong (ha parlato di "proposte dell'Italia totalmente accolte") in cui sottolinea il ruolo del nostro Paese nel progetto Ue, il suo status di ruolo chiave in passato, nel presente e nel futuro.
Con un sorriso e un velo di malinconia Mario Draghi strappa l'ultima promessa all'Ue prima del suo addio: "le bollette saranno più basse", è il passaggio più significativo della sua ultima conferenza stampa a Bruxelles.
Ma il premier tende a ricordare l'operato del governo in materia di caro energia negli ultimi mesi, sottolineando il carattere di equità degli interventi messi in campo per combattere gli effetti devastanti dell'inflazione sui ceti più deboli. Una vittoria per l'Italia ("Il pacchetto accoglie tutte le proposte dell'Italia") che per Draghi è anche una vittoria dell'Europa ("La risposta alla crisi deve essere europea"), ai danni della Russia e a vantaggio del mercato unico.
Il riferimento è all'accordo sul pacchetto di interventi contro il caro energia raggiunto nella notte a Bruxelles durante il Consiglio Europeo che si è svolto negli ultimi due giorni. Ora la palla passa ai ministri dell'Energia nell'appuntamento in Lussemburgo fissato per martedì prossimo (da capire chi ci andrà per l'Italia), per elaborare le proposte presentate dalla Commissione nelle ultime settimane. Tra i provvedimenti spiccano l'acquisto congiunto di gas e un price cap allentato e variabile.