Un passo in avanti, ma a modo suo. Elly Schlein annuncia di aderire al percorso costituente del Partito Democratico, l'iter avviato da Enrico Letta che porterà alla riorganizzazione del partito. Un ripensamento generale, strutturale e finanche estetico che si è reso necessario alla luce del risultato tutt'altro che esaltante ottenuto alle elezioni politiche. Questo percorso culminerà - a marzo 2023 secondo la tabella di marcia preparata - con la nomina di un nuovo Segretario. O di una nuova Segretaria. Già, perché quella di Schlein ha tutto il sapore di una candidatura: far parte del percorso costituente dovrebbe voler dire, indirettamente, essere candidata alla segreteria del Pd.
Elly Schlein, nel suo annuncio su Instagram, si chiama in partita ed inizia a tratteggiare il modus operandi che il Pd dovrebbe assumere da qui ai prossimi mesi. Come se ne fosse, de facto, la leader in pectore:
Leader, ma non solo del Pd. L'annuncio di Schlein ha comunque una componente di alienazione rispetto ai dem. È come se si fosse candidata ma rimanendone outsider. Un approccio nuovo forse, chissà, un approccio giusto. Eccola parlare di un campo largo che vada anche oltre le correntizie regole partitiche:
Tant'è che, a riprova dell'approccio pluralistico, si rivolge ad Enrico Letta e lo invita a:
Dal Pd, specie dall'area più a sinistra, le reazioni sono state positive. L'AGI riporta scampoli di indiscrezioni provenienti da quell'area: "La discussione del modello di sviluppo che non funziona più la stanno facendo anche in quegli ambienti della sinistra attenta alla questione climatica e alla questione di genere da cui proviene Schlein". Poi rimarcano anche il fatto che nelle parole di Schlein non compaia quella "furia rottamatrice" che si temeva di sentire in una candidata che viene dall'esterno del partito.
L'annuncio di Schlein deve aver mobilitato pezzi della sinistra italiana. Il Sindaco di Firenze Dario Nardella, riporta l'AGI, dichiara:
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