Cattive notizie sul fronte caro benzina: dal primo dicembre il taglio delle accise sulla benzina diminuirà di 10 centesimi al litro. Lo sconto alle accise sui carburanti è costato 4,5 miliardi tra marzo e il 20 ottobre, quando il servizio studi del Senato e dal servizio bilancio della Camera ha fotografato gli effetti finanziari delle misure adottate nel 2022 contro il caro energia. La successiva proroga al 18 novembre, non inclusa nella verifica parlamentare, ha aggiunto altri 465 milioni di euro di costi ulteriori, portando il conto totale a 5,1 miliardi di euro.
Il Decreto Legge n. 179 del 23 novembre 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede la rideterminazione delle aliquote di accisa, concernenti benzina, gasolio e GPL. Le aliquote di accisa della benzina sono stabilite in 478,40 euro per mille litri, a decorrere dal 19 novembre 2022 e fino al 30 novembre 2022, e 578,40 euro per mille litri, a decorrere dal 1° dicembre 2022 e fino al 31 dicembre 2022.
Nella Gazzetta Ufficiale sono state pubblicate anche le misure urgenti in materia di accise sui carburanti e di sostegno agli enti territoriali e ai territori delle Marche colpiti da eccezionali eventi meteorologici.
Con la riduzione che scatta da dicembre lo sconto su benzina e diesel scende da 0,25 euro + Iva a 0,15 euro + Iva. Considerando invece l’Iva, il taglio passa da 0,305 euro/litro (o 30,5 centesimi/litro) a 0,183 euro/litro (o 18,3 centesimi/litro). Per il GPL scende da 0,085 euro per kg a 0,051.
Di conseguenza il prezzo della benzina in modalità self service, in base agli ultimi dati settimanali del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, supererebbe quota 1,8 euro, arrivando vicino a 1,9 euro al litro. Mentre il gasolio sfonderebbe addirittura la soglia dei 2 euro, raggiungendo i 2,035 euro al litro.
Ricordiamo che la riduzione degli sconti non ha effetto sugli autotrasportatori che possono contare su altri regimi agevolati.
Il Codacons è assolutamente contrario alla riduzione del taglio delle accise. Il presidente Carlo Rienzi ha spiegato:
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, sostiene quanto la riduzione dello sconto sul prezzo del carburante sia un atto da kamikaze, un suicidio politico di un Governo che ha poche idee e confuse.