Sciopero 2 dicembre 2022 a livello nazionale. Tante le città colpite dalle proteste, con Milano e Roma in testa. A rischio i trasporti, ma anche altri servizi cittadini, sia del settore pubblico che privato, dalla sanità alle scuole.
Potrebbe iniziare con qualche disagio, il primo fine settimana di dicembre, con lo sciopero generale nazionale proclamato dalle sigle sindacali Sgc, Al-Cobas, Lmo, Soa, Adl Varese, Cib-Unicobas, Cobas sardegna, Conf. Cobas, Cub, Sgb, Si-Cobas, Usb, Usi-Cit e Usi (Unione sindacale italiana). A spiegare i motivi dell'agitazione è un comunicato di Cobas, che nei giorni scorsi ha anche organizzato una riunione di preparazione.
Si protesta "per il rinnovo dei contratti e l'aumento dei salari con adeguamento al costo della vita e con recupero dell'inflazione, l'introduzione del salario minimo di 12 euro l'ora, la cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, il congelamento dei prezzi dei beni primari e dei combustibili, la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, il blocco delle spese militari e dell'invio di armi in Ucraina". E ancora: per ottenere "investimenti economici per scuola, sanità pubblica, trasporti, salario garantito per disoccupati e sottoccupati, un piano di edilizia residenziale pubblica che preveda anche il recupero del patrimonio pubblico in disuso, l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro, lo stop alla controriforma della scuola e la cancellazione dell'alternanza scuola-lavoro e degli stage dei centri di formazione professionale, la difesa del diritto di sciopero".
Ad essere colpite saranno, in particolare, le città di Milano e Roma. Sotto la Madonnina potrebbero fermarsi i mezzi di Atm, con bus, metro e treni a rischio. "L'agitazione del personale viaggiante e di esercizio di Atm - ha fatto sapere la società di Foro Bonaparte in una nota - sarà possibile nelle seguenti fasce orarie: in metropolitana dalle ore 18 al termine del servizio; in superficie dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio". Ma saranno anche i treni di Trenord e Trenitalia a subire ritardi o cancellazioni, così come alcune sigle di taxi e aeroportuali.
Nella Capitale a rischio i mezzi di trasporto, con possibili disservizi tra le 8.30 e le 17 e poi dalle 20 fino a fine servizio; possibili disagi anche per gli utenti delle aziende sanitarie locali e per le famiglie che hanno figli in età scolare, con possibili scioperi da parte di insegnanti, personale amministrativo e ATA. Coinvolti nello sciopero del 2 dicembre anche i lavoratori Ama. L'azienda municipalizzata lo ha già riferito, rassicurando però l'utenza circa il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. "Trattandosi di organizzazioni sindacali non rappresentative - scrivono - si prevede un'incidenza limitata sull'erogazione complessiva dei servizi aziendali di igiene urbana". "Ama ha comunque attivato le procedure tese ad assicurare durante lo sciopero servizi minimi essenziali e prestazioni indispensabili - aggiunge l'azienda - come il pronto intervento a ciclo continuo, la pulizia mercati, la raccolta rifiuti prodotti da case di cura, ospedali, caserme".
L'agitazione del 2 dicembre anticipa quella prevista per il 3 a Roma a Piazza della Repubblica (ore 14), organizzata da USB Lavoro Privato, "una mobilitazione che - scrivono - rimette al centro la mattanza delle privatizzazioni selvagge che sta polverizzando i lavoratori privandoli di ogni riconoscimento professionale, costringendoli ad abbandonare il proprio mestiere a testimonianza dell’indisponibilità di accettare i pesanti carichi di lavoro". "È necessario abbandonare la cultura perversa, oramai ventennale, delle privatizzazioni, appalti, subappalti e subaffidamenti - prosegue il comunicato - che alimentano sfruttamento e precarizzazione rimettendo al centro il valore pubblico dei servizi pubblici essenziali, rivendicando l’internalizzazione di tutte le mansioni".