Tredici persone sono state fermate nella serata di martedì 6 dicembre a Verona, in seguito ai disordini che hanno coinvolto i tifosi del Marocco in festa. Si tratta di giovani veronesi appartenenti ai gruppi dell'estrema destra cittadina: si sono resi protagonisti di atti di violenza verso i sostenitori che stavano festeggiando il passaggio del turno del Marocco ai Mondiali in Qatar, dopo una storica vittoria ai danni della Spagna.
Vestiti di nero e armati di tutto punto con cinture, bastoni e catene, i facinorosi si sono scagliati sui cittadini marocchini, che avevano dato vita ad una sorta di carosello al termine della partita. Nei disordini sono state danneggiate quattro automobili: al loro interno c'erano anche famiglie composte da padri e madri con bambini. Una donna è rimasta lievemente ferita dalle schegge di un parabrezza, infranto a colpi di catene. A seguito di una segnalazione sono intervenuti gli agenti della Digos, che hanno fermato i giovani e li hanno arrestati.
Il clima, a Verona, sarebbe stato già teso nelle ore in cui si stava svolgendo la partita Marocco-Spagna. Per questo le forze dell'ordine erano già state allertate: polizia, carabinieri e vigili urbani stavano presidiando il centro storico, in particolare piazza Brav, dove i tifosi della nazionale marocchina hanno organizzato un ritrovo per festeggiare la vittoria. In zona, con fare furtivo, si aggiravano già gruppetti di italiani, tutti vestiti di nero. Uno degli investigatori ha rivelato all'Ansa che "si capiva che erano lì solo per preparare il caos".
Negli stessi momenti, la comunità marocchina stava festeggiando in altre città italiane, come Torino e Milano, dove però non vi sono stati incidenti. Nel capoluogo lombardo, in particolare, un migliaio di tifosi si è riversato nella zona di corso Buenos Aires, altre centinaia in Piazza Duomo. Grande entusiasmo nei quartieri più popolari come Corvetto e Giambellino, dove sono apparsi fumogeni e bandiere: evidenziate difficoltà al traffico, ma nessuna situazione critica. Non risultano denunce.