I topi stanno infestando la città di Roma. Questi piccoli animali girano indisturbati nelle strade, ospedali, scuole, ristoranti e uffici. Per far fronte all'emergenza, il Campidoglio ha sbloccato il bando (fermo dal 2020) dell'allora giunta Raggi per la derattizzazione di tutta la città.
La causa di questa grande presenza di ratti è di carattere igienico-sanitario. I rifiuti che trasbordano dai cassonetti, rimanendo per giorni in strada, sono la ‘culla’ ideale per i ratti che trovano nella strada il loro habitat naturale. Si nutrono, si riproducono e crescono.
Un altro aspetto importante di questa vicenda è che i topi non hanno paura dell’uomo. Si sono a abituati a mangiare vicino ai cassonetti che sono diventati ormai la loro casa.
A inizio 2023 partirà l’attività di derattizzazione e di controllo in tutta la città che è stata divisa in 6 aree, ognuna affidata ad una ditta del settore. L’accordo quadro, in particolare ha come oggetto:
L’obbiettivo è intervenire sui fattori che favoriscono gli agenti infestanti. In particolare l'area maggiormente trattata è stato il centro storico, dove il fenomeno è più rilevante per la presenza di molti esercizi di ristorazione.
Ogni specie di topo ha le proprie preferenze, spiega il biologo Fernando Pasqualucci. Da una parte c’è il topo di fogna a cui piace l’acqua, scava e vive nel sottosuolo dei centri abitati. Ha una stazza grossa, è aggressivo ed ha una dieta proteica.
Poi c’è il ratto dei tetti a cui piace arrampicarsi e vive in alto, sugli alberi. Infine, c’è il topolino delle case che pesa 20 grammi. Per ridurre la popolazione di topi, secondo l’esperto, occorre agire sulla prevenzione: