Il vischio di Natale, cos'è e qual è il suo significato? Proviamo a fare un po di chiarezza su questo particolare rametto natalizio, ma non solo. Rappresenta, infatti, un vero e proprio parassita sempreverde, diventato poi simbolo degli innamorati e del periodo natalizio, venendo appeso sulle porte. In alcuni casi, però, è facile trovarlo anche al collo delle persone, ma in questo caso non c'è nessun riferimento con il periodo attuale.
Considerato un vero e proprio amuleto contro le disgrazie e contro gli influssi negativi, è sconsigliato coglierlo con le mani nude direttamente dall'albero e, a maggior ragione, con la mano sinistra, in quanto è così che si attirerebbe la malasorte. In passato, infatti, per raccoglierlo si usava dare un colpo all'albero per poi prenderlo al volo prima che toccasse terra. Secondo un'altra credenza, se si passa in coppia sotto un cespetto di vischio, ci si deve baciare: se una ragazza non riceve questo bacio rituale non si sposerà nell'anno successivo. In Inghilterra, invece, il 6 gennaio, se non si vuole rimanere zitelle per il resto della vita, si devono bruciare tutti i rami usati come addobbi natalizi.
Ed è proprio grazie ai britannici che, nel lontano diciottesimo secolo, che il vischio iniziò ad essere utilizzato come addobbo natalizio. I primi racconti in merito risalgono al 1820, quando Washington Irving lo descrisse all'interno di alcune decorazioni natalizie, mentre Charles Dickens, nel 1836, fu il primo a farne riferimento del bacio, all'interno de Il Circolo Pickwick. In una scena di massa, proprio sotto ad un vischio, le ragazze dopo essersi dimenate, aver urlato e aver provato a nascondersi in ogni angolo della stanza, capirono che era inutile fare resistenza e si lasciarono baciare. Questo perchè, in questo caso, il vischio era visto anche come un portafortuna per le coppie che si baciavano sotto la pianta.