Isernia delitto Natale. Il 24 dicembre si è consumata una tragedia in provincia di Isernia, dove un uomo di 72 anni ha perso la vita dopo essere stato ucciso dalla moglie che a distanza di giorni avrebbe confessato il delitto. L'omicidio sarebbe avvenuto nella loro abitazione e le indagini, ormai in corso da giorni, avrebbero portato allo scoperto nuovi dettagli.
Irma Forte, una donna di 66 anni, ha ucciso il marito Carlo Giancola nella loro abitazione a Santa Maria del Molise in provincia di Isernia. L'assassina lo avrebbe compiuto l'omicidio colpendolo alla testa. L'allarme è scattato il giorno della vigilia quando qualcuno ha chiesto l'aiuto dei soccorritori nella casa della coppia, dove è stato ritrovato il cadavere della vittima con una ferita alla testa provocata da un corpo contundente. Oltre ai Carabinieri e ai soccorsi, sono intervenuti immediatamente anche la Scientifica e il magistrato di turno. L'indagini è stata presa in carico dal procuratore di Isernia Carlo Fucci ed inizialmente non sarebbe stato trovata l'arma con cui è stato ucciso l'uomo. Al momento dell'omicidio non erano presenti i figli in casa e l'unica accusata sarebbe stata la moglie che poi avrebbe confessato.
In un primo momento la donna si trovava in uno stato confusionale, poi con delle domande specifiche e il supporto del suo avvocato ha confessato dei dettagli anche se la ricostruzione dei fatti sembra essere incompleta e alcuni aspetti della dinamica dell'omicidio e della fase successiva non sono chiari. Il procuratore Carlo Fucci ha spiegato la situazione dopo che il giudice ha deciso di convalidare l'arresto a carico dell'indagata e gli arresti domiciliari come misura restrittiva presso l'abitazione di un parente dell'omicida. E' ciò che è emerso dopo le indagini preliminari.
Le parole del procuratore: "Deve considerarsi l'oggettiva alterazione dello stato dei luoghi prima che fossero informati dell'omicidio la Procura della Repubblica di Isernia e i carabinieri e dunque prima dell'intervento degli inquirenti sul luogo - aggiungendo - il mancato rinvenimento dell'arma del delitto, che solo le ulteriori attività investigative effettuate dai carabinieri hanno consentito di ritrovare a seguito di un ulteriore sopralluogo nell'abitazione".
Quindi, la scena del delitto sarebbe stata messa a posto dopo l'omicidio ed è per questo che non si escludono altri indagati sulla vicenda che, qualora ci fossero, usciranno allo scoperto nelle prossime ore. Intanto, l'abitazione è sotto sequestro e si attende l'autopsia del cadavere dell'uomo trovato morto. Inoltre, i carabinieri torneranno per portare a termine ulteriori accertamenti sul campo.
Dopo un primo interrogatorio, Irma Forte è stata ascoltata di nuovo il 27 dicembre e, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, ha raccontato cosa è successo la mattina della vigilia di Natale, confessando di essere lei l'assassina del marito. "Ha ricostruito per bene quello che è successo – ha spiegato il suo legale Demetrio Rivellino - almeno per quello che ricorda, perché in queste situazioni il ricordo non è mai nitido. Ieri non era in grado, oggi per fortuna era un po' meno confusa". Riguardo ad altre questioni, secondo quanto ha riferito il pm Marco Gaeta, l'omicida si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
"Ha cercato di fornire al Gip una serie di elementi per dare un significato, se significato c'è, a una tragedia". Ha aggiunto l'avvocato. Per adesso l'unico movente che avrebbe portato la donna a colpire il marito è una situazione di conflitto con la vittima. "Secondo noi la signora è riuscita a dimostrare che quello che è successo è una tragedia che non doveva accadere, ma purtroppo è accaduto. - ha concluso il legale - La sua situazione non è facile, pensa ai suoi figli e dice di averli rovinati, di aver rovinato una famiglia perbene".