Questa mattina, giovedì 26 gennaio, il Primo presidente della Cassazione Pietro Curzio è intervenuto durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. Tanti i temi trattati, con una menzione particolare sulle questioni della violenza sulle donne e delle morti sul lavoro.
Durante la cerimonia, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Curzio ha aperto il suo discorso tirando le somme sull'anno appena trascorso, confermando un "quadro in chiaroscuro" che però dà adito ad un "progressivo miglioramento della situazione".
Come evidenziato dal giurista, nei primi dieci mesi del 2022 le denunce relative agli incidenti sul lavoro "sono aumentate del 32,9% rispetto al 2021": dati che fanno riflettere sui rischi che si corrono quotidianamente sul posto di lavoro.
Nonostante alcuni campanelli d'allarme, l'Italia resta comunque uno dei Paesi più sicuri al mondo. Ne è convinto il presidente della Cassazione, che parla della lotta alla criminalità, al terrorismo e alla mafia, un tema amplificato dopo l'arresto di Matteo Messina Denaro, sottolineando "passi avanti evidenti".
Curzio rimarca "l'efficienza del sistema", che permette di riconoscere gli autori di omicidi nel 73% dei casi al 2016, un dato in forte crescita rispetto al 40% degli anni Novanta. Una percentuale "che tende a crescere".
Parola anche al ministro della Giustizia Carlo Nordio, che si è espresso su uno dei temi più caldi dell'ultimo periodo enfatizzando l'importanza del parere delle toghe.
Autonomia e indipendenza della magistratura costituiscono "un pilastro della nostra democrazia, garantita dalla Costituzione, come Lei, signor Presidente, ha voluto ricordare solo due giorni fa", ha detto il ministro della Giustizia riferendosi al capo dello Stato.
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