Andrea. Andrea Bonafede. Così Matteo Messina Denaro si faceva chiamare anche da una donna con cui si sottoponeva alla chemioterapia nella clinica di Palermo La Maddalena, dove i carabinieri del Ros hanno poi posto fine alla sua latitanza durata trent'anni. Con lei, diventata nel tempo un'amica, il boss di Cosa Nostra avrebbe scambiato molti messaggi su Whatsapp, anche note vocali, fatte sentire integralmente da Massimo Giletti nella puntata di "Non è l'Arena" di ieri, 19 febbraio. Oltre ai commenti sulla guerra in Ucraina, negli audio si sente l'Ultimo dei Corleonesi parlare a lungo della sua malattia con la donna, ignara della sua reale identità. "Faccio ancora fatica a credere che quella persona con la quale avevo instaurato un rapporto di profonda amicizia oggi non è più una persona alla quale mi posso rapportare. Mi manca", avrebbe detto poi, rivolgendogli anche un appello: "Lo inviterei a vestirsi di umiltà e pensare a tutte le persone che gli vogliono bene e indurlo a riflettere e collaborare, non ultima la faccenda che riguarda Denise Pipitone e dare un grandissimo aiuto alla famiglia che sta cercando la verità".
Tra i messaggi inviati da Messina Denaro all'amica ce ne sono anche alcuni sulla guerra in Ucraina.
Al di là delle opinioni politiche, alcuni dei messaggi inviati da Messina Denaro hanno un carattere più intimo e si riferiscono, in particolare, alla sua malattia, il tumore al colon contro cui lotta anche in carcere. Come in uno, datato 11 febbraio 2022, in cui scrive: "Il mio corpo mi ha tradito. Ancora non riesco a capacitarmi. Non lo sopporto più questo corpo. Io avevo una vita bellissima. Non avevo previsto quello che sta accadendo e non lo posso accettare. Ero un vulcano prima della malattia, ero un altro Andrea, ora mi sento inutile". Nell'ultimo, inviato due giorni prima della cattura, dice: "Il Covid mi ha lasciato ieri, ho ancora la febbre e ho perso 4 chili. Se mi riprendo mi faccio sentire".