È rottura al momento fra Intesa Sanpaolo e Abi (Associazione bancaria italiana). L’istituto di credito ha deciso di revocare la delega a essere rappresentata a livello sindacale dall'Abi in un momento particolarmente delicato, nel quale i sindacati bancari e l'Abi stanno trattando sul rinnovo del contratto nazionale scaduto il 31 dicembre 2022. Al termine dell'incontro del 28 febbraio, a cui hanno partecipato Abi e in rappresentanza dei lavoratori Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Unisin, Falcri-Silcea-Sinfub, le parti hanno concordato che gli incontri che si svolgeranno entro il 30 aprile del 2023 come proroga alla precedente dead line.
Intesa Sanpaolo, la prima banca italiana, resta in Abi ma ha revocato la delega all'associazione ad essere rappresentata. Per statuto l'Abi, oltre alle attività di consulenza e informazione, su mandato degli associati, li rappresenta "nel regolamento dei rapporti di lavoro (compresa la stipulazione di contratti collettivi) nei confronti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori
"Intesa Sanpaolo - spiega il portavoce - proseguirà nel dialogo con le organizzazioni sindacali nel pieno rispetto dei reciproci ruoli, come sempre avvenuto, continuando a ritenere le relazioni industriali elemento essenziale nel raggiungimento degli obiettivi del gruppo, nell'interesse delle nostre persone e della banca".
Intesa Sanpaolo - afferma la stessa fonte - conferma la centralità del contributo delle persone del gruppo; la piena garanzia dei diritti individuali e collettivi sarà assicurata, nel tempo, nell'ambito della contrattazione collettiva discendente dal confronto con le organizzazioni sindacali nazionali ed aziendali, per fornire il supporto più adeguato al nostro modello organizzativo e al ruolo ricoperto da Intesa Sanpaolo nel nostro Paese".
L'Associazione bancaria italiana viene costituita a Milano il 13 aprile 1919 dai rappresentanti di 53 banche. La nascita va collocata nel quadro dello sviluppo dell'associazionismo economico in generale e non soltanto creditizio che si verifica nel Paese tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento.
E’ un'associazione di settore, volontaria e senza finalità di lucro, del mondo bancario italiano: rappresentandone e cercando di tutelarne gli interessi, ma senza alcun potere esecutivo e decisionale nei confronti di alcuna banca.
Seppur associate, le banche rimangono indipendenti e autonome rispetto all'ABI, che oltretutto è completamente differente e slegata dalla Banca d'Italia (al contrario di ABI, esercita attività di vigilanza sulle banche). Fra le attività principali di ABI ci sono: organizzazione di studi e dibattiti sui temi bancari, attività di informazione e assistenza tecnica nei confronti delle banche associate, organizzare convegni per gli associati.
Si avvale anche di una sua società chiamata ABIServizi, governata e gestita interamente da ABI: il lavoro di ABIServizi è esclusivamente l'esercizio di attività editoriali, tipografiche e di distribuzione (con esclusione della diffusione di quotidiani) di pubblicazioni, stampati, software, supporti magnetici ed elettronici, anche attraverso la vendita per corrispondenza.
L'Associazione raggruppa quindi tutti gli operatori bancari e finanziari italiani. L'ABI rappresenta inoltre il sistema creditizio e finanziario italiano in tutte le sedi internazionali, tra cui la Federazione bancaria europea e la Federazione ipotecaria europea.
Essa costituisce la voce di tutte le banche, piccole, medie e grandi, pur senza potere decisionale nei confronti di esse. È anche l'espressione della finanza, delle società di leasing e factoring, delle fiduciarie, delle società di intermediazione mobiliare e di quelle di gestione del risparmio.
Intesa Sanpaolo S.p.A. è un istituto bancario italiano attivo dal 1º gennaio 2007, nato dalla fusione tra Banca Intesa S.p.A. e Sanpaolo IMI S.p.A.. Ha sede legale e amministrativa nella città di Torino e sede secondaria nella città di Milano. Le sue origini risalgono al 1563 con la fondazione dell'Istituto Bancario San Paolo di Torino.
La banca rappresenta il primo gruppo bancario in Italia per numero di sportelli e per quota di mercato, ed è inoltre parte del paniere dell'indice FTSE MIB, quotata nella Borsa di Milano. Le azioni rientrano nell'indice Euro Stoxx 50 e nell'Euro Stoxx 50 Banks. Nel 2021 ha conseguito un fatturato di 20,79 miliardi di €.