Napoli, le parole di De Laurentiis contro la UEFA - Il Napoli continua a dominare in Italia - con la vittoria del campionato che ormai sembra quasi una formalità - ma anche in Europa, dopo aver vinto per 0-2 l'andata degli ottavi di finale di Champions League in casa dell'Eintracht Francoforte. Grande soddisfazione ovviamente per Spalletti, la squadra ma anche e soprattutto per il presidente Aurelio De Laurentiis, che con tweet, post social o altro non fa mai mancare il proprio sostegno alla squadra. Proprio il presidente Aurelio De Laurentiis, nel corso di una lunga intervista a Radio24, ha trattato diversi temi del calcio attuale: dal discorso Superlega alle varie competizioni UEFA, fino al calendario troppo fitto o l'allontanamento dei giovani dal mondo del calcio.
Tra i tanti spunti offerti da Aurelio De Laurentiis, sicuramente quello sulle tante competizioni UEFA e il distaccamento ormai evidente dei giovani dal mondo del calcio: "Siamo sempre schiavi del vecchio sistema perché è facile da cavalcare. Se fai il prenditore e non l'imprenditore si cerca sempre il vecchio, si parla sempre e comunque del passato e mai del futuro. Noi siamo tutti responsabili del distaccamento delle giovani generazioni dal mondo del calcio. Il gioco del calcio non ha mai fatto nulla per rinnovarsi, è decisamente vecchio. Poi accade qualcosa come il Covid e ci si inventano le interruzioni ogni dieci minuti perché si gioca in estate. Io sono sempre stato a sostegno del VAR e infatti in Italia sta funzionando bene. Nel nostro paese non si fa tesoro delle esperienze del mondo. Se l'NBA e il Football Americano fanno 10 miliardi di incasso all'anno una motivazione ci sarà. In Europa invece non ci riusciamo perché siamo ancora alla Champions, all'Europa League e alla Conference League. Ma chi vuole giocare la Conference League? E lo stesso vale anche per l'Europa League. Nessuno vuole rendersene conto".
De Laurentiis ha poi dichiarato: "Si gioca troppo, roviniamo troppo i nostri giocatori e vengono sottoposti a rischi particolari, che poi in caso di infortuni seri possono trasformarsi in pesanti minusvalenze. Non si fa mai chiarezza sulla logica dell'economia: a me sta benissimo il merito e lo spirito della sportività perché è ciò che accomuna la passione per lo sport. Però poi bisogna mettere d'accordo i fattori della produzione con le esigenze di un mercato che vuole sempre di più. Questo sistema non funziona più, è ormai morto".
Infine De Laurentiis ha "proposto" una soluzione: "Superlega la soluzione? Assolutamente no. Io ad Agnelli dissi assolutamente no... Lui voleva farla per una élite. Oggi è sbagliato continuare a giocare le competizioni europee, è sbagliato che la UEFA incassi 800 milioni che non si sa poi che fine facciano. Serve fare un campionato europeo e mettere 10 miliardi sul tavolo, dove le prime sei di un campionato top o la prima di un campionato minore devono sfidare tutti in partite secche. Ma questi signori non sanno che sulle piattaforme il tifoso virtuale vuole vedere un calcio interessante?".
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