Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, nell'intervista a 'Mezz'ora in più' con Lucia Annunziata su Rai3, ha parlato del suo futuro, spiegando come non esiste nessuna volontà di entrare in politica. Ricordando il suo storico da sindacalista, il segretario ha affermato:
Da dieci anni tutte le volte le mie azioni vengono lette come se volessi andare in politica: ho sempre detto che non a me non interessa entrare in politica, voglio fare il sindacalista.
Successivamente, Landini si è concentrato sui temi del presente, richiamando le recenti manifestazioni che ci sono state e che andranno "promosse" nelle piazze italiane. Allo stesso tempo, ha ribadito di aver apprezzato l'incontro con Giorgia Meloni:
È necessario nei prossimi giorni avviare un confronto e una mobilitazione. Non escludiamo nulla, sia manifestazioni di piazza e sia di azioni di sciopero se c'è bisogno. Il fatto che un premier (Meloni all'assemblea del sindacato, ndr) abbia deciso di venire a discutere, è il riconoscimento di un'organizzazione come la nostra. Noi non condividiamo la delega del governo sul fisco, e questo non è solo il nostro giudizio ma anche di Cisl e Uil e i prossimi giorni ci incontreremo per decidere quali iniziative intraprendere. Bisogna cambiare quella delega fiscale.
CGIL, Landini sul governo: "Una delega che non ci convince"
L'assemblea, al termine del XIX congresso nazionale, ha confermato Landini alla guida del sindacato per il secondo mandato consecutivo. Resterà in carica per altri quattro anni: con il 94,2% di voti favorevoli. Il numero uno della Cgil, nel corso della trasmissione, ha spiegato che al sindacato non vanno bene alcune scelte intraprese dal governo Meloni su alcuni temi strettamente importanti per gli italiani:
Il governo ha presentato una delega che non ci convince, non l'ha discussa con noi. Adesso chiediamo di aprire con i sindacati una trattativa sia sul fisco che sulle pensioni.
Ricordiamo che nel corso dell'ultimo congresso, Maurizio Landini aveva parlato in seguito all'incontro con la premier Giorgia Meloni, affermando:
A questo governo lo diciamo in modo chiaro, noi non ci fermiamo. Non accettiamo che sia il lavoro a pagare per tutto. Questa Italia vogliamo cambiarla più del governo, e lo diciamo a Cisl e Uil che lo vogliamo fare insieme a voi e ai lavoratori. Non ci fermeremo, vinceremo questa battaglia.