L'Italia del tennis sorride a metà dopo le prestazioni altalenanti di Jannik Sinner, Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini e l'ex tennista Flavia Pennetta ha voluto commentare il momento dei suoi colleghi. La vincitrice degli US Open 2015 ha infatti provato a sintetizzare il proprio pensiero parlando singolarmente di tutti gli azzurri finiti sotto l'occhio della critica nell'ultimo periodo: da un lato, c'è un Jannik Sinner su cui aumenta giornalmente la pressione da parte di chi vorrebbe finalmente vederlo vincere in uno Slam; Lorenzo Musetti sembra invece aver perso smalto e continuità alla pari di Matteo Berrettini che non sembra più quello di un tempo dopo il recente infortunio.
Procedendo per ordine, Flavia Pennetta è partita da Jannik che è senza dubbio l'azzurro più talentoso:
Sinner è quello più ‘centrato’ . Lo apprezzo molto perché ha avuto il coraggio di cambiare determinate cose quando sarebbe potuto rimanere nella sua zona di comfort, senza modificare nulla. Lui invece è andato alla ricerca di novità e questa è una gran cosa. Lo vedo lì in alto, c’è poco da dire.
Flavia Pennetta parla di Musetti e Berrettini
Diverso il caso di Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini, entrambi apparentemente in crisi di risultati e convinzioni. Tra i due quello con meno alibi è forse Lorenzo che quest'anno ha subito sconfitte gravi anche perché maturate contro avversari di livello inferiore; su di lui, Flavia Pennetta ha detto:
Deve ancora realmente capire il suo valore ed essere più sicuro di se stesso. Però ha un gioco bellissimo. Bisogna tenere conto anche delle pressioni che può sentire, dovendo riconfermare l’annata scorsa. Dovrà imparare a farlo. La verità è che parliamo di un ragazzo ancora molto giovane. Quando non sei nessuno e quello che fai non sempre è sotto i riflettori, è più facile. Quando diventi un nome, la gente inizia a pretendere da te e le cose cambiano. Bisogna imparare a fare quel tipo di gestione.
L'ultimo commento è su Berrettini, recentemente criticato per questioni anche completamente estranee al tennis:
Sicuramente tutte le critiche che ci sono trovano il tempo di un giorno e poi spariscono. Noi atleti siamo consapevoli che non si può essere sempre al 100%. Siamo abituati ad essere messi sotto torchio. Il problema è sempre lo stesso: quando uno inizia a vincere, la gente si entusiasma e dà per scontato che tutto sia dovuto. Ma non è così, perché il tennis è uno sport durissimo. Ti vengono dette parole pesantissime, le persone esagerano.