Memore della lezione della pandemia da Covid-19, l'Europa non ha intenzione di farsi cogliere impreparata di fronte all'influenza aviaria e pensa di bloccare le forniture di due vaccini. La Commissione Ue ha messo nero su bianco i contratti con due case farmaceutiche, Gsk e Seqirus Uk, allo scopo di prenotare le possibili soluzioni qualora il ceppo del virus dell'aviaria dovesse iniziare circolare negli esseri umani. È ormai appurato come il virus abbia iniziato a diffondersi tra i mammiferi.
A spiegare la decisione dell'Unione Europea è il portavoce della Commissione Ue Stefan de Keersmaecker, in un briefing con la stampa a Bruxelles.
I contratti siglati dall'esecutivo Ue tornerebbero utili solo nell'ipotesi in cui scoppiasse una pandemia, che spingerebbe così all'acquisto di vaccini adattati all'uomo. Al momento, nel territorio dell'Unione Europea ci sono due vaccini autorizzati, ma non per gli esseri umani: si tratta del Nobilis Influenza H5N2, che viene somministrato al pollame, e del Pa-Olvac+I+E, per i tacchini, che è autorizzato in Italia. Le aziende farmaceutiche produttrici dei vaccini in questione sono britanniche, dunque extra Ue.
In Europa, per il momento, i rischi dell'aviaria nella popolazione sono comunque considerati bassi: i gabbiani sono attualmente la principale vittima della malattia. Nel 2023 si sarebbero verificati quattro casi tra gli esseri umani: due in Cambogia (padre e figlia), uno in Ecuador e uno in Cina. Non per questo bisogna sottovalutare il problema, e per questo l'Europa ha deciso di giocare d'anticipo.
Anche uno studio italiano, che sarà presto pubblicato sulla rivista scientifica "Pathogens and Global Health", confermerebbe come sia attualmente remota l'ipotesi che la situazione dell'aviaria sfugga di mano.
"Dobbiamo prepararci a combattere l'insorgere delle malattie proprio come ci prepariamo a combattere gli incendi". È il paragone fatto da Bill Gates, filantropo e fondatore di Microsoft, riportato sul New York Times.
Il timore di Gates dopo il Covid, insomma, è che "stiamo commettendo di nuovo gli stessi errori". L'invito è dunque quello di correre ai ripari prima che sia troppo tardi.