Il M5s protesta alla Camera contro il Dl Superbonus e la cessione dei crediti fiscali. Il vicepresidente del gruppo pentastellato Agostino Santillo ha spiegato il perché.
Protesta da parte del M5S alla Camera dei deputati contro il dl Superbonus, il vicepresidente del gruppo pentastellato alla Camera Agostino Santillo ha motivato così il voto contrario: "Votiamo no a tutela dell'intera filiera dell'edilizia. Questo caschetto rappresenta lavoratori, imprenditori, tecnici che lavorano in cantieri oggi chiusi, grazie a voi". Una protesta che poi è andata avanti anche nel corso della dichiarazione di voto: i deputati del Movimento hanno esibito i caschetti dei lavoratori dell'edilizia. Santillo ha poi accusato il governo di essere "esecutore di un tradimento portato avanti da un sistema istituzionale e bancario di cui fate parte". L'accusa poi continua: "Volete un Pil da prefisso telefonico, minando la credibilità dell'Italia". Santillo ha detto che è stato violato un patto con i cittadini e le imprese e poi ha chiesto "quale investitore viene in Italia così? Abbiamo milioni di edifici sotto sequestro, migliaia di lavoratori con le braccia incrociate. Votiamo no a tutela dell'intera filiera dell'edilizia. Questi cantieri oggi sono chiusi".
Il vicecapogruppo alla Camera dei pentastellati ha poi accusato di aver gettato "ancora di più nel panico imprese e fornitori". Poi ha continuato "non riusciamo capire quale sia il motivo di una follia se non soltanto una vera e propria incapacità di risolvere un problema". I Cinque stelle non sono gli unici ad essere critici nei confronti dello stop alla cessione dei crediti. Esprime la propria contrarietà anche il co-portavoce nazionale di Avs Angelo Bonelli: Il decreto sul Superbonus è stato cambiato ben 28 volte" ha detto l'esponente di Avs "il risultato è un pasticcio che non tiene conto delle priorità e dei principi di decarbonizzazione e su cui viene posta l’ennesima questione di fiducia".