Il nuovo Reddito di Cittadinanza si suddividerà in tre sigle, Gil, Pal e Gal: ciascuna di essere indicherà un livello del sussidio e un periodo di fruizione dell'indennità, ma solo col Gil si continuerà a percepire il Reddito anche a partire dal 1° gennaio 2024 analogamente alla vecchia formula del Rdc. Cambia tutta la struttura del Reddito di cittadinanza, dunque: i richiedenti "occupabili" hanno due nuove indennità a disposizione, Pal e Gal. Con Pal ottengono un sussidio di 350 euro mensili richiedibile dal 1° settembre 2023, mentre con Gal, richiedibile dal 1° gennaio 2024, avranno una nuova indennità di 350 euro per il primo richiedente e di 175 per il secondo della stessa famiglia. Ecco a cosa corrispondono le nuove sigle e a quale periodo di fruizione dell'indennità fanno riferimento.
Il nuovo Reddito di cittadinanza si suddividerà in tre sigle, Gil, Pal e Gal. Ecco cosa significano:
Il primo sussidio del Reddito di cittadinanza, Gil, è riconosciuto alle famiglie al cui interno siano presenti almeno un minore, un componente con disabilità o una persona con di non meno di 60 anni. Si tratta dell'indennità delle persone non occupabili. Le famiglie continueranno a percepire il Reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023. Poi, dal 1° gennaio 2024, l'importo cambia e corrisponde a un'integrazione del reddito del nucleo familiare fino a 6mila euro all'anno, da moltiplicare per il valore della scala di equivalenza. Detta scala, per il 2024, può arrivare all'indice pari a 2,3, ragione per la quale l'importo massimo del Reddito di cittadinanza all'anno potrà essere pari a 13.800 euro (13.200 euro senza disabili). Inoltre, ai nuclei con Gil, l'Inps corrisponde una seconda quota per l'affitto dell'abitazione. L'importo è pari al canone di locazione annuo, fino al limite di 3.360 euro, pari a 280 euro mensili.
Le famiglie rientranti nel Reddito di cittadinanza formula Gil, Garanzia per l'Inclusione, percepiranno l'indennità per 18 mesi prima di due rinnovi di 12 mesi, intervallati da un mese di stop. Diversa è la posizione di chi si trovi nella seconda sigla, Pal. Si tratta dei beneficiari del Reddito di cittadinanza che finiranno di percepire l'indennità di sette mensilità nel 2023 perché risultano occupabili. La sigla Pal, infatti, sta per prestazione di accompagnamento al lavoro, con relativo obbligo al quale sono chiamate le persone occupabili sottoscrivendo il "Patto per il lavoro". La richiesta del Pal potrà essere effettuata dai beneficiari a partire dal 1° settembre 2023 e darà diritto ad avere la nuova prestazione con importo massimo di 350 euro per richiedente ma solo fino al 31 dicembre 2023.
L'ultima sigla, Garanzia per l'attivazione lavorativa, può essere richiesta dal 1° gennaio 2024. La Gal spetterà ai percettori del Rdc che rischiano di rimanere esclusi dal mondo del lavoro ma che non abbiano i requisiti del Gil, ovvero non abbiano in famiglia membri minori, invali civili o con almeno 60 anni di età. La Garanzia sarà corrisposta alle persone di età compresa tra i 18 e i 59 anni che versino in condizioni di povertà assoluta. Ovvero, per percepire questa nuova formula del Reddito di cittadinanza, si dovrà dimostrare di avere un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non eccedente i 6mila euro all'anno. Gal, come Gil, è pari a 350 euro al mese massimo, per dodici mensilità all'anno. Non vi è in questo caso la possibilità di rinnovo. Il secondo richiedente della stessa famiglia può far domanda per un assegno ridotto della metà, pari a 175 euro.