Vittorio Sgarbi Pasolini Caravaggio Bologna per uno spettacolo in cui il critico d’arte guiderà i visitatori alla scoperta delle opere e dello spirito artistico di Michelangelo Merisi e Pier Paolo Pasolini.
Con tutto il materiale a disposizione tra immagini, suoni, estratti Sgarbi parlerà di questi due personaggi e della loro lotta per la libertà intellettuale.
Vittorio Sgarbi andrà anche quest’anno in scena presso il Teatro delle Celebrazioni di Bologna, con uno spettacolo che vuole indagare la somiglianza tra due artisti fondamentali per la cultura italiana, che, tuttavia, sono molto distanti del tempo: i protagonisti dello show del celebre critico d’arte sono Michelangelo Merisi, conosciuto come Caravaggio, e Pier Paolo Pasolini.
Quella che scopre Vittorio Sgarbi all’interno del suo spettacolo è un’inedita simmetria, in grado di raccontare la vita degli artisti e di osservarla da un nuovo, inedito punto di vista: la comparazione, del resto, non solo permetterà di cogliere in questi artisti le somiglianze, ma anche le differenze che li separarono l’uno dall’altro.
Del resto, è noto che entrambi gli intellettuali, nella loro epoca, crearono roventi polemiche e novità che non sempre sono state comprese ai loro tempi. Divennero degli interpreti, capaci di scavare all’interno della loro realtà, diventando dei veri e propri fari della cultura e dell’arte. Immortali e rivoluzionari, Caravaggio e Pier Paolo Pasolini, allora, si sono trovati a combattere contro simili -seppur, allo stesso tempo, differenti- ostracismi e a dover pagare molto caro il prezzo della loro libertà intellettuale. La stessa che li avrebbe eletti immortali e capaci di emozionare e toccare, anche a distanza di tempo.
Anche il celebre critico letterario italiano Cesare Garboli ricorda quanto fossero simili le esistenze eversive dei due intellettuali:
Si direbbe che il Pasolini lavorasse, allora, non allo specchio del Caravaggio ma allo specchio del Caravaggio romano. Quello, per intenderci, che finge per Maddalena la povera ciociarella tradita, gli sciolti capelli che si asciugano al sole nella stanzetta smobiliata, o quello dei bacchi rifatti su torpidi e assonnati garzoni d’osteria, o quello, infine, della Vergine morta e gonfia a gambe scoperte, come una popolana del rione, a dirla gentilmente, o una mignotta agli ultimi rantoli nella stanzaccia spartita dal tendone.
A raccontarci del confronto, che ha da sempre incuriosito intellettuali e artisti, è lo stesso Vittorio Sgarbi, che ci permette di conoscere più profondamente l’idea del suo spettacolo:
Ci racconta il critico d’arte, prima di spiegare quanto certi artisti del passato riescano in particolare a colpire la coscienza del nostro secolo:
Scoprire questi due artisti, allora diventa un modo per indagare il nostro tempo, oltreché il loro e trovare una nuova consapevolezza.
Lo spettacolo andrà in scena il 27 aprile alle ore 21 e avrà una durata di circa 90 minuti.
E’ possibile per gli spettatori assistere allo spettacolo seguendo le indicazioni delle seguenti tariffe:
Biglietto intero € 31,00
Biglietto ridotto € 28,00
Per gli abbonati € 26,00
Per gli under 29 € 24,00