Risale a qualche giorno fa la notizia della scoperta di una nuova variante covid negli allevamenti di visoni in Polonia. Si tratta della conclusione di uno studio condotto da alcuni esperti e pubblicato sull'Eurosurveillance Journal, portale di riferimento in ambito medico e scientifico.
Globalmente, durante il biennio pandemico è stata abbattuta una quantità enorme di visoni in quanto veicolo di trasmissione del virus dagli animali all'uomo. La Polonia è andata bastian contrario, un fatto non da sottovalutare se si considera che è il più grande allevamento di visoni in Europa. Da fine 2021 Varsavia ha iniziato una serie di test a tappeto, in concomitanza con un numero sospetto di decessi animali, oppure di contagi del personale dipendente.
Lo studio in esame si è concentrato su tre allevamenti nel raggio di 8 chilometri, nel gennaio 2023. Tuttavia, la "letteratura" era già ampia con 13 aziende che hanno segnalato casi di positività già da gennaio 2021.
L'équipe non ha potuto effettuare indagini sierologiche; pertanto, non ha potuto sapere se i visoni risultati positivi (in questo studio) fossero mai stati infettati in passato. Tuttavia, l'attendibilità dei risultati conseguiti è molto alta: complessivamente 14 allevamenti di visoni positivi al SARS-CoV-2, in cui quattro tipi di varianti di SARS-CoV-2 sono responsabili dell'infezioni. A queste si aggiunge la nuova variante covid, riscontrata in tre mesi di test in due allevamenti della Polonia pressoché limitrofi.
Le analisi filogenetiche hanno rivelato che i virus provenienti da entrambi gli allevamenti di visoni formavano un cluster strettamente legato alle sequenze del genoma del virus B.1.1.307. Una sequenza già nota in Polonia e in Europa, ma con una quantità di mutazioni impressionante (oltre 40).
Nonostante una marcata riduzione degli allevamenti di visoni, dunque, si può affermare che il virus si evolva anche all'interno di questo ambiente animale. Lo studio ha inoltre evidenziato la necessità di aumentare la frequenza della sorveglianza negli allevamenti di visoni, in primo luogo perché gli animali erano asintomatici.
Intanto, a proposito di pandemia da coronavirus, il Ministro della Salute polacco Adam Niedzielski ha annunciato che a fine giugno sarà revocato lo stato di emergenza.
Merito dei numeri che mostrano un costante miglioramento della situazione generale in termini di infezioni. Già nel maggio 2022 era stato abrogato lo stato di allerta nazionale. Nell'ultima settimana la Polonia ha registrato poco meno di 5mila casi con appena 18 decessi.