25 Apr, 2023 - 13:39

25 aprile, il ricordo di Mattarella: "La Costituzione nacque dove caddero i partigiani"

25 aprile, il ricordo di Mattarella: "La Costituzione nacque dove caddero i partigiani"

In occasione del 25 aprile, sono arrivate puntuali le parole di Sergio Mattarella. Il Presidente della Repubblica si è presentato in mattinata al parco della Resistenza di Cuneo - insieme alla sindaca Patrizia Manassero, al governatore della Regione Alberto Cirio e al ministro della Difesa Guido Crosetto - per poi dirigersi al Teatro Toselli dove si è svolta la cerimonia commemorativa del 78esimo anniversario della Liberazione. Durante la festa, Mattarella ha sottolineato l'importanza storica del luogo e della giornata odierna, citando Piero Calamandrei:

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Se volete andare in pellegrinaggio, nel luogo dove nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione.

Poco prima, il Capo dello Stato si era presentato al Monumento della Resistenza in cui aveva deposto una corona.

25 aprile, le parole di Sergio Mattarella in occasione della Festa della Liberazione

Mattarella ha quindi continuato il suo discorso ricordando i caduti durante la Seconda Guerra mondiale:

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Ed è qui allora, a Cuneo, nella terra delle 34 Medaglie d'oro al valor militare e dei 174 insigniti di Medaglia d'argento, delle 228 medaglie di bronzo per la Resistenza. La terra dei dodicimila partigiani, dei duemila caduti in combattimento e delle duemilaseicento vittime delle stragi nazifasciste. E' qui che la Repubblica celebra oggi le sue radici, celebra la Festa della Liberazione.

Quindi, il Capo dello Stato ha celebrato la Resistenza in chiusura:

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La Resistenza fu anzitutto rivolta morale di patrioti contro il fascismo per il riscatto nazionale. Un moto di popolo che coinvolse la vecchia generazione degli antifascisti. Dura fu la lotta per garantire la sopravvivenza dell'Italia nella catastrofe cui l'aveva condotta il fascismo. Ci aiutarono soldati di altri Paesi, divenuti amici e solidi alleati: tanti di essi sono sepolti in Italia.

Articolo in aggiornamento

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Simone Fosini
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