Superbonus, ecco come cambia il calendario e quali sono gli ultimi aggiornamenti dopo la legge di conversione del decreto 11 del 2023 che ha bloccato la cessione dei crediti d'imposta e lo sconto in fattura. In virtù delle nuove norme - seppure in presenza di aperture alle due opzioni per le spese sostenute nel 2022 e rientranti nei bonus edilizi - è necessario presentare attenzione alle date di scadenza dei lavori nelle villette, alle cessioni crediti con la remissione in bonis, alla riduzione delle percentuali del superbonus, alle comunicazioni all'Agenzia delle entrate e alle scadenze dei bonus ordinari.
Con l'approvazione del decreto 11 di blocco crediti d'imposta, la prima e prossima data cruciale in tema di superbonus è quella del 30 settembre 2023. In questa data, infatti, c'è lo stop alla detrazione massima del 110% per le spese sostenute sui lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico delle cosiddette "villette". Entro fine settembre, dunque, i contribuenti proprietari di villette - ovvero di abitazioni monofamiliari e unità indipendenti - dovranno effettuare i bonifici parlanti per le spese sostenute. Condizione essenziale per la proroga del superbonus al 110% è che un anno prima, ovvero il 30 settembre 2022, sia stato completato il 30 per cento dei lavori rientranti nell'agevolazione fiscale.
Altrettanto importante, in fatto di cessione crediti superbonus e sconto in fattura, è la data del 30 novembre 2023. La legge di conversione 11/2023 stabilisce, infatti, che entro fine novembre debbano essere comunicate all'Agenzia delle entrate le cessioni dei crediti d'imposta effettuate, nel frattempo, a banche e istituti finanziari abilitati dalla legge ad acquistare i bonus edilizi. Dal momento che la scadenza della comunicazione era fissata al 31 marzo scorso, la tardiva comunicazione (entro il 30 novembre 2023) comporta il pagamento di una sanzione pari a 250 euro (remissione in bonis). La sanzione viene applicata per ogni tipologia di intervento: pertanto i lavori svolti su una singola unità abitativa o un singolo condominio potrebbero necessitare di più comunicazioni di cessione e del pagamento di più sanzioni. Ammessi alle cessione dei crediti sono le spese maturate nel 2022 e per le quote residue dei due anni precedenti.
Veniamo alle scadenze dei bonus edilizi. Il superbonus, che nel 2023 ha un beneficio fiscale del 90%, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024 avrà una percentuale del 70 per cento. È da notare che il 90% di quest'anno è applicato ai lavori svolti dai proprietari delle villette che hanno iniziato gli interventi a partire dal 1° gennaio scorso e che abbiano un quoziente reddituale non eccedente i 15.000 euro. Dal 1° gennaio 2024 il superbonus villette scade definitivamente e rimane in vigore per i soli condomini e gli immobili plurifamiliari. Il 16 marzo 2024 è il giorno di scadenza per le comunicazioni all'Agenzia delle entrate dei crediti oggetto di cessione o dello sconto in fattura. Si dovranno comunicare, pertanto, crediti e sconti relativi al 2023, ovvero per le spese sostenute durante quest'anno e le eventuali rate residue del 2022, 2021 e 2020.
I bonus ordinari differenti dal superbonus per le ristrutturazioni e l'efficientamento energetico avranno scadenza il 31 dicembre 2024. In particolare, in scadenza sono i bonus ristrutturazioni del 50% di detrazione fiscale, l'ecobonus - sia in versione base che potenziata - il bonus giardini e il bonus mobili. Dal 1° gennaio 2025 si riduce ulteriormente il superbonus al 65 per cento. Al 31 dicembre 2025 è fissata, invece, la scadenza del bonus eliminazione barriere architettoniche del 75 per cento e i lavori in superbonus aventi lo stesso tipo di intervento come trainanti.