Nuove manifestazioni in favore di Giulio Regeni davanti all'ambasciata egiziana di Roma e al consolato egiziano a Milano. Diverse le voci coinvolte, comprese le tante associazioni a supporto della battaglia in favore del dottorando italiano dell'Università di Cambridge, rapito e poi ucciso a Il Cairo.
Presenti al sit-in di protesta anche mamma e papà di Giulio. I genitori hanno diffuso una lettera nel corso della manifestazione a Roma. Eccone un estratto.
La lettera di Paola e Claudio Regeni pone l'accento su un regime "che il nostro Paese ritiene 'amico'", accusato di "godere dell'impunità".
Sullo sfondo delle manifestazioni campeggiano i quattro nomi degli ufficiali del servizio segreto interno egiziano, accusati delle torture e dell'omicidio di Regeni. A sostenere il sit-in anche una serie di associazioni. Tra le altre, il Festival dei Diritti Umani, la Fondazione Diritti Umani, l'Ordine dei Giornalisti della Lombardia, l'Associazione Lombarda dei Giornalisti, la Fondazione Roberto Franceschi, Articolo 21 e Aidi - Associazione dottorandi e dottori di ricerca in Italia.
Proprio il rappresentante dell'Aidi ha mostrato solidarietà nei confronti di "un collega morto sul lavoro".
Dal canto suo Paola Spadari, segretaria del Consiglio nazionale dei Giornalisti, si è rivolta direttamente al governo italiano, affinché "il cammino della verità per Giulio" vada "avanti".