Il più importante taglio delle tasse sul lavoro degli ultimi decenni: con queste parole Giorgia Meloni festeggia e presenta l’approvazione del dl lavoro. Partorito da un consiglio dei ministri durato circa un’ora e mezza e convocato, tra mille polemiche, la mattina del primo maggio.
Niente conferenza stampa al termine del Cdm per la premier. Meloni preferisce affidare a un video sui social e a una nota del ministero dell’Economia l’illustrazione del nuovo decreto, finanziato dai 3,4 miliardi dello scostamento di bilancio approvato dal Parlamento insieme al Def.
Parole che non bastano a placare gli animi delle opposizioni e dei sindacati. Non indietreggeremo di un metro. Valuteremo le risposte senza preclusioni, ma anche senza fare sconti, dice il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, dal palco del primo maggio. Non è questa la direzione giusta secondo la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein che da Portella della Ginestra, ribattezza il provvedimento del governo decreto povertà e precarietà.