Carlo Cottarelli si è dimesso da Senatore ed ha deciso di lasciare il suo seggio di Palazzo Madama. Una decisione abbastanza repentina e sicuramente inaspettata specie per le tempistiche: l’economista prestato alla politica, che aveva deciso di scendere in campo proprio in vista dell’ultima tornata di elezioni politiche, esce di scena. Già esausto del ruolo come si evince dalle parole usate per motivare la sua decisione:
Troppa animosità. Cottarelli sembra quasi preso alla sprovvista da quel che significa fare politica nelle istituzioni. Sembra difficile crederlo, poiché è ben evidente, anche in termini di animosità, cosa voglia dire stare dentro il Palazzo. Ma posto ciò, la sua è una decisione. E come tale va rispettata. Tornerà alle sue cose Cottarelli, e si aprirà anche a nuovi progetti:
Il motivo, al di là del suo non sentirsi avvezzo all’animosità della politica, sta nella elezione di Elly Schlein a nuova Segretaria del Partito Democratico. Cottarelli, infatti, è stato eletto in quota PD ed in quel PD, semplicemente, non si riconosce più. Anche questa motivazione politica, seppur ci appare frettolosa, è legittima. Le sue parole su questo:
La domanda, a questo punto, è chi prenderà il nome di Carlo Cottarelli al Senato. Sarà Cristina Tajani.
Nata a Terlizzi, in provincia di Bari nel 1978, Cristina Tajani è una pugliese trapiantata a Milano dove ha studiato economia alla Bocconi e dove si è formata professionalmente. Ma anche politicamente visto che nel 2011 decide di candidarsi, a sostegno di Giuliano Pisapia, nella lista della Sinistra Arancione. La vittoria di Pisapia le consente di ottenere un posto in giunta con deleghe a Lavoro, Commercio e Moda. Nel 2016 si candida di nuovo ma nella lista civica a sostegno di Beppe Sala e risulta la prima eletta e l’attuale Sindaco di Milano la conferma, con le stesse deleghe, nel ruolo di Assessora. Nel 2022 tenta l’approdo in Parlamento ma lo fallisce per poco. Davanti a lei arriva proprio Carlo Cottarelli. Tajani diventa, quindi, Presidente e AD di anpal servizi (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) ma rimane nel ruolo solamente per pochi mesi. Proprio perché subentrerà, dopo che il Senato avrà ratificato le dimissioni, al dimissionario Carlo Cottarelli.