Anche Sergio Mattarella è intervenuto in occasione degli Stati Generali della Natalità, un'occasione per analizzare lo stato demografico del nostro Paese: in un messaggio, il presidente della Repubblica ha speso alcune parole sul tema. L'evento, giunto alla terza edizione, si tiene all'Auditorium della Conciliazione di Roma. Il titolo di quest'anno è "Sos-Tenere#quota500mila": tra gli ospiti illustri domani, venerdì 12 maggio, ci saranno anche Papa Francesco e la premier Giorgia Meloni.
Nel suo messaggio, Mattarella pone l'attenzione sullo "squilibrio" della struttura demografica italiana.
Il monito del presidente della Repubblica è dunque quello di proteggere "la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo". In tal senso è importante, secondo Mattarella, promuovere politiche abitative, fiscali e sociali appropriate, conciliando l'equilibrio tra vita e lavoro. Il contesto sociale si rivela in particolare difficile per i giovani, spesso costretti a rimandare il proposito di formare una famiglia inattesa di "tempi migliori", posticipando l'esperienza di diventare genitori sino addirittura a rinunciarvi. La nascita di un figlio, ribadisce il capo dello Stato, "è segnale di speranza e di continuità delle comunità".
A fare eco a Mattarella c'era anche il ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Roccella, intervenuta a margine dell'evento.
Il ministro Roccella pone l'accento sul "valorizzare il ruolo delle mamme", anche attraverso il coinvolgimento dei papà.
All'Auditorium della Conciliazione, durante l'evento, non si può certo ignorare un fenomeno, quello del grave calo delle nascite, che sta affliggendo l'Italia. Un tema, quello della natalità, "che riguarda la salute economica e sociale del Paese". Lo sottolinea Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la Natalità.
De Palo si avvale di alcuni esempi per illustrare i rischi a cui il Paese va incontro, avvalendosi anche di una battuta a sfondo calcistico.
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