Italia Viva vuole il Sindaco d'Italia e, assecondando l’animo riformista che muove la sua ispirazione ideologica, è ben felice che il governo abbia aperto il dossier sulle riforme. L’opposizione del Terzo Polo è, da sempre, a fisarmonica: dura e morbida – quasi conciliante – a seconda del tema. Sulle riforme, per l’appunto, si è in linea con l’intento riformista del governo Meloni. È così tanto per Azione quanto per Italia Viva riprova del fatto che la rottura, che ha momentaneamente fatto arenare il progetto per la nascita di un partito unico, c’è stata più per un cozzare in termini di metodo che di sostanza. Ma comunque, questo è.
Da Italia Viva ha preso parola, sul tema, Maria Elena Boschi che ha confermato la mano tesa al governo. Non è un caso: Italia Viva fa riferimento all’area politica che tentò di applicare la più massiccia riforma istituzionale e costituzionale che si sia mai tentata di fare: la riforma costituzionale Renzi (nome nomen) Boschi. La Senatrice, ospite di Lucia Annunziata a Mezz’Ora in più su Rai Tre, ha detto:
Insomma: riformare non vuol dire smantellare o, peggio ancora, trasformare l’assetto italiano da democratico ad autoritario. Questo il messaggio lanciato da Italia Viva. Che, comunque, non manca nemmeno di avanzare qualche critica a Giorgia Meloni e alla sua squadra di governo:
E ancora:
Su come modificare la forma di governo Italia Viva ha le idee chiare e le va raccontando fin dalla campagna elettorale per le politica: né premierato né semipresidenzialismo ma la proposta del Sindaco d’Italia. Maria Elena Boschi lo ha ribadito con queste parole:
Si tratta, in estrema sintesi, di assorbire la legge elettorale con la quale si esprimono i Sindaci ed applicarla per la individuazione del Presidente del Consiglio dei Ministri. Una riforma in senso maggioritario che blinderebbe l’eletto Premier per 5 anni a meno che non venga sfiduciato in aula a maggioranza qualificata (2/5 dei componenti dell’assise). Boschi, sul tema, chiosa in questo modo: