In occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia, Sergio Mattarella condanna fermamente qualsiasi forma di odio e violenza.
In una nota, il Presidente della Repubblica ha rilasciato una dichiarazione per celebrare una ricorrenza istituita in una data non casuale. Era proprio il 17 maggio quando, nel 1990, l'omosessualità uscì definitivamente dall'elenco delle malattie mentali, grazie all'intercessione dell'Organizzazione mondiale della sanità.
Mattarella ricorda quando, nel 2007, la Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia fu istituita dal Parlamento Europeo. Da allora si sono fatti notevoli passi avanti, ma la battaglia contro la discriminazione non può dirsi conclusa.
Il Capo dello Stato si concentra sui doveri delle autorità, citando la Costituzione a tutela della pari dignità sociale.
Alle parole di Mattarella hanno fatto seguito quelle di Ursula von der Leyen. La presidente della Commissione Ue ha ricordato l'iniziativa dicendosi "orgogliosa di essere al fianco della comunità LGBTQ+".
Dal canto suo, il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha diffuso alle scuole una circolare per rimarcare l'importanza della Giornata. Valditara ha sottolineato come la ricorrenza offra "un momento di riflessione collettiva per istituzioni, personale scolastico e giovani sui valori costituzionali di uguaglianza, pari dignità di ogni persona e libertà individuali".
Il ministro ha invitato ogni scuola, "nell'ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa", a "realizzare attività di approfondimento sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali". In conclusione, Valditara ha voluto ringraziare tutto il personale che "contribuisce quotidianamente a costruire una scuola che sia presidio dei valori costituzionali e dei principi democratici".
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