Durante la conferenza stampa della Protezione Civile, il ministro competente Nello Musumeci ha parlato delle contromisure del governo per far fronte all'emergenza maltempo in Italia, con particolare attenzione all'Emilia-Romagna.
Il ministro ha aperto alla creazione di un piano nazionale "per affrontare le piogge abbondanti e i lunghi periodi di siccità", nell'ottica di "una rilettura del territorio". Secondo Musumeci, il Paese ha bisogno di "un approccio nuovo dal punto di vista del sistema idraulico", da attuare "su tutto il territorio nazionale".
L'obiettivo è fare tesoro di ciò che è accaduto nel territorio emiliano e romagnolo, che "era già accaduto ad Ischia e potrà accadere in tutte le altre zone del Paese".
Il ministro della Protezione Civile ha poi confermato alcuni tristi dati relativi al numero degli sfollati. Sono almeno quattromila i cittadini emiliani e romagnoli ad aver perso la casa per colpa della furia del maltempo. Si tratta, secondo Musumeci, di un "dato assai approssimativo", che verrà approfondito meglio "nelle prossime ore".
24 i Comuni allagati in tutta la Regione. Un cataclisma legato a doppio filo all'esondazione di tutti i fiumi del territorio. La media dell'acqua piovana, sottolinea il ministro, "è di 200 millimetri in 36 ore ma in alcune zone ha raggiunto i 500 millimetri".
Tuttavia, neppure chi ha ancora una casa versa in condizioni ottimali. Ben 50mila utenti sono rimasti senza energia elettrica. Con 270 unità, l'Enel è al lavoro per ripristinare il servizio, "che rimane legato alle condizioni atmosferiche". Ancora bloccato il traffico ferroviario in tutta l'Emilia-Romagna, mentre al momento, nonostante qualche disagio, è salvo il traffico sulle tratte nazionali e quello sull'alta velocità.
Il governo è già intervenuto per finanziare le operazioni utili a riportare la situazione alla normalità. Musumeci ha già confermato come l'esecutivo abbia deliberato 10 milioni per le prime spese e le prime urgenze.