Le Aziende Sanitarie Locali dell'Emilia-Romagna mettono in guardia i cittadini sui possibili rischi sanitari legati all'alluvione. Sotto la lente d'ingrandimento delle istituzioni le precarie condizioni igieniche, che richiedono ancor più cautela per qualsiasi movimento. A dare l'allarme è l'Ausl Romagna, che sul proprio sito ha rilanciato le raccomandazioni per non esporsi a rischi.
L'acqua stagnante, in particolare, rischia di essere "contaminata da reflui provenienti da sistemi fognari o da sostanze chimiche e da rifiuti agricoli o industriali con possibili impatti sulla salute". L'Azienda sanitaria cita, tra i potenziali pericoli per la popolazione emiliana e romagnola, il tetano, le infezioni gastrointestinali e tutte le conseguenze legate alla mancanza di acque potabili, contaminate da muffe e spore.
Dagli esperti arrivano precise indicazioni sulle norme di comportamento: occorre, in primis, "evitare il contatto con le acque alluvionali per non contaminarsi con acqua o suolo inquinati".
Nel frattempo, la situazione nel territorio colpito non accenna segnali di miglioramento. La Regione fa sapere che è ancora in vigore l'allerta rossa, visto anche il possibile rischio di frane nelle aree pianeggianti bolognesi e romagnole, oltre alle insistenti piogge.
Allerta arancione, invece nelle aree collinari della Romagna e del bolognese, per "criticità idrogeologica e idraulica". Proprio in questi luoghi le condizioni idrogeologiche sono ritenute ancora "fragili". I persistenti temporali potrebbero generare "modesti innalzamenti" dei fiumi, che potrebbero rivelarsi "critici per i bacini del settore centro-orientale", ancora sconvolti dalle precedenti piene.
Dopo l'emergenza sono stati avviati almeno 63 cantieri sui corsi d'acqua in tutto il territorio emiliano e romagnolo, come comunicato in una nota dalla Regione Emilia-Romagna. Ai microfoni dell'AdnKronos, per spiegare meglio la situazione, è intervenuto il prefetto di Forlì Antonio Corona.
Il prefetto lascia un barlume di speranza su una situazione "leggermente migliore", frutto del lavoro senza sosta di operatori e volontari.
Brand noti in tutto il mondo, vip e anche piccole e medie aziende: sono in tanti a cercare di fare la propria parte per aiutare le popolazioni devastate dal maltempo. Le iniziative di solidarietà proseguono infatti a gonfie vele: quasi 18 milioni di euro sono stati messi insieme in nemmeno sei giorni sul conto corrente intestato all'Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell'Emilia-Romagna.
La Regione ha fatto sapere di essere già al lavoro per la creazione di uno specifico sito web, che metta nero su bianco quanto raccolto e tenga traccia dell'utilizzo di ogni euro arrivato. Una commovente manifestazione di solidarietà, quella proveniente dai privati, ma anche lo Stato sta cercando di fare la sua parte.
A tal proposito c'è da segnalare l'informativa urgente del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci alla Camera, a proposito dell'alluvione in Emilia-Romagna. Musumeci ha dato il via libera ad uno stanziamento ad hoc per le famiglie sfollate.
A proposito degli sfollati, il governatore regionale Stefano Bonaccini ha ricordato questa mattina come siano più di 20mila le persone rimaste senza una casa.