Contratto di apprendistato: si tratta di una forma contrattuale che ha come obiettivo la formazione e l’occupazione dei giovani. Infatti, l’azienda corrisponde non solo la retribuzione, ma anche gli insegnamenti necessari a seconda della tipologia di apprendistato.
Nel testo andremo a spiegare la disciplina che regola i contratti di apprendistato, quando si possono utilizzare e, infine, elencheremo, se presenti, i vantaggi per i datori di lavoro.
Il contratto di apprendistato è una forma di contratto di lavoro subordinato che ha come obiettivo non solo l’occupazione giovanile, ma anche la formazione. La sua caratteristica fondante è proprio quella di affiancare allo svolgimento dell’attività di lavoro anche la formazione scolastica o professionale. In base ai casi, la formazione può mirare al conseguimento di un titolo di studio o a competenze specifiche di un mestiere oppure, in altri casi, anche a maturare esperienze utili al raggiungimento di titoli di studi universitari o di alta formazione.
Ci sono tre tipologie di contratto di apprendistato:
Chi può utilizzare il contratto di apprendistato? Possono assumere utilizzando questa forma contrattuale i datori di lavoro di qualsiasi settore, rispettando alcuni limiti e condizioni.
In generale, possono essere assunti come apprendisti i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni. I disoccupati, invece, possono essere assunti con contratto di apprendistato professionalizzante senza nessun limite di età.
Brevemente, è bene conoscere a fondo questa forma contrattuale. Naturalmente, è necessario che sia redatto in forma scritta, se no pena la sanzione amministrativa pecuniaria che va da 100 euro a 600 euro.
Nel contratto deve essere riportato il piano formativo individuale, ovvero come viene effettuata la formazione. Per quanto riguarda l’inquadramento in azienda, l’apprendista può essere inquadrato fino a due livelli inferiori rispetto a quanto prevedono i Contratti collettivi di lavoro per mansioni del rapporto di lavoro.
Il rapporto lavorativo non può essere inferiore a sei mesi e varia in base alla tipologia di apprendistato e anche degli obiettivi che si intendono perseguire.
Come abbiamo detto all’inizio, la caratteristica fondante dell’apprendistato è la formazione che deve affiancare la prestazione lavorativa. È, necessario, pertanto, l’affiancamento di un tutor e possono essere anche finanziati percorsi formativi aziendali.
Il contratto di apprendistato è anche molto vantaggioso. Per incentivare l’assunzione di apprendisti, la legge ha introdotto alcuni incentivi, sia contributivi che normativi.
Di quali si tratta?
C’è dell’altro. Per esempio, in caso di prosecuzione del contratto in rapporto a tempo indeterminato è previsto un esonero contributivo del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro per massimo dodici mesi, nel limite di 3000 euro. Ma il lavoratore non deve aver compiuto 30 anni alla data della prosecuzione contrattuale.
Leggi anche: La CISOA spetta anche ai lavoratori agricoli con contratto di apprendistato